Tre Bicchieri e Due Bicchieri Rossi sono i fiori all'occhiello di Vini d'Italia. Piccole produzioni vicino a prestigiosi best seller, in una rassegna che coinvolge le migliori etichette assaggiate dai nostri esperti: ve le raccontiamo, mese dopo mese, in questa nuova rubrica con le nostre note di degustazione.
Affascinante la Nizza Lorella '18, dagli intensi aromi di spezie dolci e frutti neri di bosco e dal palato polposo, fresco e lungo.
Intrigante il Nature Noir '15, Pinot Nero in purezza di grande stoffa, è assolutamente preciso nella trama delle bollicine come nella schietta complessità gustativa.
Il vigneto da cui nasce questo vino si trova a Pianizza di Sopra, a 500 metri di altitudine, con esposizione a est. Si respira eleganza nel fragrante profilo aromatico che accarezza la pesca gialla, le erbe aromatiche e i fiori bianchi. Il palato è morbido e succoso, grazie a una sapidità che ne esalta il gusto.
Esemplare l'assaggio del Giardino '20, un vino che trasmette tutta la giocosità del Prosecco, fatta di profumi freschi e invitanti, leggerezza gustativa, sapidità e bilanciamento degli zuccheri.
Il Custoza Ca' del Magro '19 sfoggia al naso netti ricordi di frutto giallo maturo, con note floreali e una sferzata di zafferano. In bocca colpisce la ricchezza bilanciata dalla spinta acida e la caratteristica sapidità.
Ben riuscito il Chianti Classico Riserva '18, dai profumi bilanciati tra cenni fruttati e tocchi tostati, oltre a una bella nota di pietra focaia a chiudere il cerchio. In bocca è lungo e reattivo, con tannini nervosi a sottolinearne il carattere.
Ottimo il Carmignano Riserva Grumarello '16, al naso ricco di prugna, sottobosco e pepe. Al sorso è vellutato, con grana tannica fine e setosa, e una bella chiusura sapida e minerale di grafite.
Il Colline Teramane Yang '19 profuma di erbe officinali, presenta sfumature balsamiche, di pepe, terriccio, oliva nera, mirtilli, grafite; al palato sfoggia un tannino cremoso che si appoggia a un sottofondo venato da una piacevole sensazione sapida.
E proprio il Fiorduva porta anche quest'anno i Tre Bicchieri a Furore. Il solito naso sfaccettato - paglia e fieno, sfumature speziate, zenzero candito, scorza di cedro - anticipa una bocca sì cremosa, ma più spigliata e aggraziata che in certe versioni del passato; sapore e calore mediterraneo sono trascinate in un lungo finale da una calibrata tensione acida.
L'Aglianico '17 è di bella materia e freschezza, con note floreali e di frutti neri, seguite da sfumature di macchia mediterranea, e un finale lungo e succoso.
Bella conferma per il 1943 del Presidente, blend di primitivo e aglianico. La versione 2019 ai toni di frutti neri con sfumature balsamiche al naso fa seguire un palato di notevole struttura e allo stesso tempo succoso e di grande persistenza.
Convincente e riuscito il Gioia del Colle Primitivo Fanova '19, dai profumi di confettura di ciliegia e mora di gelso al naso, mentre il palato è nitido, coerente, di buona freschezza e lunghezza.
La produzione della cantina fondata dall'architetto Giuseppe Muzzillo con i figli Eugenio e Francesca, docenti all'Università di Napoli, rispettivamente di Filosofia e Architettura del paesaggio, è da sempre tra le più interessanti di un territorio vocato alla viticultura come quello di Donnici. Negli ultimi tempi ci sono state alcune piccole novità all'interno della cantina: le macerazioni, per esempio, sono diventate più lunghe e le vecchie barrique hanno lasciato spazio a botti nuove di dimensioni maggiori. I vini ne hanno giovato fin da subito.
L'Estremo è un Magliocco in purezza, fitto già nel profilo aromatico che gioca tra sfumature di frutti di bosco neri maturi, spezie dolci e sensazioni tostate. Al palato il tannino si fa sentire e costituisce l'impalcatura di un sorso fragrante.