note di degustazione

Tre Bicchieri e Due Bicchieri Rossi sono i fiori all'occhiello di Vini d'Italia. Piccole produzioni vicino a prestigiosi best seller, in una rassegna che coinvolge le migliori etichette assaggiate dai nostri esperti: ve le raccontiamo, mese dopo mese, in questa nuova rubrica con le nostre note di degustazione.

Le cantine e i vini

Una cantina giovanissima, solo sei primavere sulle spalle, quella fondata da Michael Arno e Mara, lui emiliano-romagnolo, lei portoghese, della valle del Douro. È stata la comune passione per il vino a spingerli a comprare questa tenuta a Mombercelli, in piena zona del Nizza, e a fondare la cantina Vinicola Arno. I vigneti, oltre che intorno alla cantina, sono anche a Castelnuovo Calcea e in entrambi i casi la padrona di casa è la barbera, qui coltivata anche in vigneti di oltre 75 anni. Si coltivano anche nascetta, vitigno bianco autoctono piemontese poco noto, e sauvignon. Tra le migliori della denominazione la Nizza Leone Riserva '19, dagli intensi profumi di spezie e frutti neri di bosco, dal palato ricco e polposo, ma anche di grande finezza e bella armonia, con un finale succoso e piacevole. Allo stesso livello troviamo la Barbera d'Asti Superiore Maria Augusta '19, complessa nei suoi toni di china ed erbe secche, di grande fittezza, dal finale austero e leggermente amaricante. 

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Affascinante la Nizza Lorella '18, dagli intensi aromi di spezie dolci e frutti neri di bosco e dal palato polposo, fresco e lungo.

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Quest'anno in Guida è il Franciacorta Rosé a spiccare. Il millesimo 2018 si presenta fine e cremoso nei suoi toni di pesca e nocciola, la bocca è cremosa e delicatamente fumé. Di livello anche l'Extra Brut '19, sottile nei richiami di agrumi e fiori di tiglio. 

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Quest'anno in degustazione abbiamo apprezzato il Franciacorta Brut Cuvée alla Moda, frutto di un assemblaggio di chardonnay (80%) e pinot nero (20%). Si offre intenso nei suoi ricchi toni di lieviti, mandorla e nocciola tostata. La bocca è ricca e polposa, dall'effervescenza cremosa e ben misurata, e dal finale disteso e armonioso.

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Storica azienda spumantistica che da qualche stagione aderisce alle strategie commerciali di Cavit, mantenendo autonomia di marchio e di elaborazione di una variegata gamma di Trento, tutti con uno stile improntato alla nervosa finezza e con finale gustativo fitto e profondo.

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Intrigante il Nature Noir '15, Pinot Nero in purezza di grande stoffa, è assolutamente preciso nella trama delle bollicine come nella schietta complessità gustativa.

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Cantina Kaltern

via Cantine, 12Caldaro/Kaltern [BZ]
tel. 0471963149http://www.cantinakaltern.it

La grande cooperativa di Caldaro è una delle realtà più importanti della regione. Oggi Thomas Scarizuola è capo del gruppo tecnico che gestisce la produzione nel solco della vocazione della cantina, produrre vini che raccontino il territorio di produzione con uno stile elegante, che pone al centro dell'obbiettivo la tensione. L'ampia gamma di etichette è suddivisa fra vini che esaltano l'espressione varietale e vini che invece esprimo lo stretto legame con il vigneto di provenienza. Emblematico è l'assaggio del Lago di Caldaro Quintessenz '22, frutto delle vigne più vecchie e meglio esposte nella zona di St. Josef, un vino che si presenta leggero e di ammaliante freschezza aromatica, con il frutto selvatico che trova spalla nella spezie e nelle note floreali. Al palato è agile, sapido e di beva inarrestabile. L'omonimo Pinot Bianco '21 profuma di frutto fresco e fiori mentre in bocca si distende con decisione e dona un allungo asciutto e scattante.

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Il vigneto da cui nasce questo vino si trova a Pianizza di Sopra, a 500 metri di altitudine, con esposizione a est. Si respira eleganza nel fragrante profilo aromatico che accarezza la pesca gialla, le erbe aromatiche e i fiori bianchi. Il palato è morbido e succoso, grazie a una sapidità che ne esalta il gusto.

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L'azienda della famiglia Adami è da decenni al vertice qualitativo della denominazione del Prosecco Superiore, forte non solo di una splendida piattaforma viticola, ma anche della giusta sensibilità per interpretare al meglio ciò che le uve che maturano sulle splendide colline patrimonio dell'Unesco possono offrire. Accanto ad Armando e Franco i figli Fabrizio, Claudio e Cristina portano nuova linfa ed energie, spingendo anche su tipologie storiche come il Prosecco con il fondo.  La vendemmia 2022 ha portato in dote una ricca espressione fruttata che si riverbera nitida e invitante nel Vigneto Giardino, un Prosecco Asciutto che al naso si muove fra il frutto giallo e le sfumature esotiche mentre in bocca la dolcezza appare perfettamente fusa con la sapidità e la spinta acida. Diametralmente opposto è invece il Col Credas che esplora l'animo più irrequieto e vibrante della denominazione, sottolineato da aromi più tenui e freschi che ritroviamo in un sorso energico e di grande tensione acida. 

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Esemplare l'assaggio del Giardino '20, un vino che trasmette tutta la giocosità del Prosecco, fatta di profumi freschi e invitanti, leggerezza gustativa, sapidità e bilanciamento degli zuccheri.

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Monte del Frà

s.da per Custoza, 35Sommacampagna [VR]
tel. 045510490http://www.montedelfra.it

Quando nel 1958  i fratelli Eligio e Claudio Bonomo hanno fondato l'azienda di famiglia non avrebbero mai immaginato che nel volgere di pochi decenni Monte del Frà sarebbe diventata una delle aziende più importanti della regione. Oggi i nipoti Marica e Massimo sono alla guida di una vera e propria corazzata viticola, forte di una piattaforma viticola che sfiora i 200 ettari disseminati nelle più importanti denominazioni veronesi e che fornisce le uve per una produzione che ha nella finezza e la profondità il tratto distintivo.  Il Ca' del Magro '21 sfrutta la fortunata vendemmia per offrire una prestazione da incorniciare, intenso nell'espressione di agrumi, frutta esotica e fiori che ritroviamo ancor più netti al palato, dove il vino risulta ricco, sapido e molto lungo. Perfetta la fusione con il rovere per il Bonomo Sexaginta '20, un bianco di spessore ed eleganza, mentre lo Scarnocchio '17 è un Amarone agile e profondo. 

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Il Custoza Ca' del Magro '19 sfoggia al naso netti ricordi di frutto giallo maturo, con note floreali e una sferzata di zafferano. In bocca colpisce la ricchezza bilanciata dalla spinta acida e la caratteristica sapidità.

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Castello di Querceto

via Alessandro Francois, 2Greve in Chianti [FI]
tel. 05585921http://www.castellodiquerceto.it

Il Castello di Querceto, di proprietà della famiglia François dal 1897, è oggi condotto da Alessandro François e dai figli Lia e Simone. L'azienda si trova non lontano da Greve in Chianti nell'area collinare più elevata, che guarda al confine con l'aretino, dove le escursioni termiche sono significative e il clima è quasi continentale. La cantina ha già dimostrato di interpretare molto bene queste caratteristiche, con vini dallo stile ben profilato, capace di esprimere i tratti più raffinati e classicheggianti del Chianti Classico di questo areale.   Il Chianti Classico Gran Selezione La Corte '20 possiede profilo aromatico definito che rimanda a note di radice, frutti di bosco e lievi toni affumicati. Anche in bocca il vino è ben profilato: fragrante, reattivo e sapido. Possiede una trama più fitta il Chianti Classico Gran Selezione Il Picchio '20, con un fruttato dolce e rigoglioso a segnare gli aromi, che comprendono anche grafite e spezie. Buon livello qualitativo per le altre etichette aziendali. 

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Ben riuscito il Chianti Classico Riserva '18, dai profumi bilanciati tra cenni fruttati e tocchi tostati, oltre a una bella nota di pietra focaia a chiudere il cerchio. In bocca è lungo e reattivo, con tannini nervosi a sottolinearne il carattere.

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Tenuta di Artimino

v.le Papa Giovanni XXIII, 1Carmignano [PO]
tel. 0558751423http://www.artimino.com

La Villa Medicea La Ferdinanda, risalente al 1596, oggi Patrimonio Unesco, è il cuore dell'azienda, situata nel borgo medievale di Artimino, nella terra prediletta dalla famiglia de' Medici. La proprietà appartiene agli Olmo dagli anni '80, e la direzione è oggi affidata a Annabella Pascale e Francesco Spotorno Olmo. I vigneti si estendono su due territori storici: Carmignano e il Chianti Montalbano, che pur vicini, ricadono su due provincie diverse: Prato e Firenze. Un attento studio dei suoli ha permesso di individuare le unità produttive più vocate per i diversi vitigni coltivati in azienda.  In perfetta armonia con una bella annata come la '19, il Carmignano Grumarello Riserva coniuga immediatezza di sorso e spessore, scandito da una vena fresca accentuata da note balsamiche e mentolate. Il Carmignano Poggilarca '20 è un perfetto esempio di vino strutturato, dove la potenza del sorso si rivela in punta di piedi, attraverso tannini levigati e un lungo finale di frutti neri, terra bagnata e intriganti nuance vegetali. 

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Ottimo il Carmignano Riserva Grumarello '16, al naso ricco di prugna, sottobosco e pepe. Al sorso è vellutato, con grana tannica fine e setosa, e una bella chiusura sapida e minerale di grafite.

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Stefano Antonucci non ha mai fatto mistero del fatto che i propri vini devono esser improntati a una piacevolezza immediata. Vini che devono avere l'ardire di farti innamorare al primo assaggio e nelle versioni più importarti continuare a farlo per anni seguendo anche una naturale propensione alla complessità donata dallo scorrere del tempo. Per far questo si affida a un rodato team di professionisti tra cui i fratelli Daniele e Roberto Rotatori, l'enologo consulente Pierluigi Lorenzetti e l'agronomo Antonio Verdolini. In cantina vi sono le migliori tecnologie.  Gli assaggi in bianco mostrano un'ottima prova del Tardivo ma non Tardo ‘21, seducente nella sua morbidezza al palato dopo un naso variegato, del sempre affidabile Stefano Antonucci ‘21, dal tocco appena fumé ma con tanta vitalità nel sorso, di un Le Vaglie ‘22 dotato di una piacevolissima beva agrumata e del Lina ‘21, passito raffinato e persistente. Il Moss Blanc ‘20 è un po' legnoso ma trama e forza promettono grande longevità.  

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F.lli Barba

s.da Rotabile per CasoliPineto [TE]
tel. 0859461020http://www.fratellibarba.it

I fratelli Giovanni, Domenico e Vincenzo proseguono il lavoro del Cavalier Luigi iniziato negli anni '50 nel territorio di Scerne di Pineto. Oggi L'azienda della famiglia Barba dispone di oltre 60 ettari di vigneti nell'areale delle Colline Teramane, tra Casal Thaulero, Colle Morino e Vignafranca. La produzione è un'interpretazione del territorio attraverso uve autoctone regionali come montepulciano, trebbiano e pecorino, che danno vita a vini moderni ma dalla forte impronta varietale.   Lo Yang è un Colline Teramane che anche nell'annata 2021 sfoggia un bel colore brillante e la consueta ampia fragranza aromatica composta da fiori rossi, spezie dolci e frutti rossi maturi, mentre al palato è supportato da un tannino rotondo e vellutato. Ne I Vasari '20 si fa sentire l'utilizzo del legno per la maturazione, non tanto nelle note tostate, quanto nelle sensazioni dolci di vaniglia. Il sorso è compiuto e netto, l'irruenza del vitigno è ben domata. Ricco già al naso il Pecorino Collemorino '22, giocato su toni di pesca bianca e frutti tropicali. 

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Il Colline Teramane Yang '19 profuma di erbe officinali, presenta sfumature balsamiche, di pepe, terriccio, oliva nera, mirtilli, grafite; al palato sfoggia un tannino cremoso che si appoggia a un sottofondo venato da una piacevole sensazione sapida.

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Marisa Cuomo

via G. B. Lama, 16/18Furore [SA]
tel. 089830348http://www.marisacuomo.com

Parlare della struggente bellezza dei costoni terrazzati coltivati a pergolati che si affacciano sulla Costiera Amalfitana presuppone l'uso dell'espressione "viticoltura eroica". Che descrive anche il lavoro di Marisa Cuomo e Andrea Ferraioli, supportati dai figli Dora e Raffaele. I 18 ettari a strapiombo sul Tirreno sono la culla di varietà autoctone: piedirosso e sciascinoso per i rossi, ripoli, fenile e ginestra per i bianchi, uve che, tra l'altro, danno anche vita al vino di punta dell'azienda, il Fiorduva.  La versione 2022 presenta il solito caldo profilo aromatico fatto di spezie gialle, limoni canditi, cedro, basilico, miele bianco. Solare anche in bocca, dove è  ricco di frutto, morbido e avvolgente, rinfrescato da estive sensazioni agrumate. Il Furore Bianco '22 ricorda lo scoglio, il coriandolo, la scorza di limone, le erbe mediterranee: non gioca la partita della complessità, quanto quella della freschezza e della bevibilità. Stesso schema per il Ravello Bianco '22, espressivo e molto acido. Buono anche il Furore Rosso Riserva '20. 

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E proprio il Fiorduva porta anche quest'anno i Tre Bicchieri a Furore. Il solito naso sfaccettato - paglia e fieno, sfumature speziate, zenzero candito, scorza di cedro - anticipa una bocca sì cremosa, ma più spigliata e aggraziata che in certe versioni del passato; sapore e calore mediterraneo sono trascinate in un lungo finale da una calibrata tensione acida.

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Amastuola

via Appia Km 632,200Massafra [TA]
tel. 0998856984http://www.amastuola.it

La famiglia Montanaro in questi ultimi vent'anni ha completamente ristrutturato una masseria a corte chiusa del XV secolo per realizzarvi la cantina, un hotel e un ristorante. Situata nel cuore del Parco Regionale Naturale Terra delle Gravine, è circondata dal vigneto aziendale, dove trovano spazio diversi vitigni, sia tradizionali che internazionali. I vini proposti sono giocati soprattutto sull'espressione varietale, con una particolare attenzione alla piacevolezza e alla ricchezza di frutto.  Il Primitivo Centosassi '20 è di grande freschezza, al naso emergono note di erbe aromatiche e susina nera, è succoso, sapido e di bella piacevolezza finale. Più ricco e strutturato l'Onda del Tempo '21, complesso blend di primitivo, aglianico, merlot e cabernet sauvignon, dai toni vegetali e speziati, mentre il Dolce Vitae '21, Malvasia passita, ha profumi di scorza d'arancia candita e miele di castagno e un palato equilibrato, toni balsamici e un finale di buona tensione e non eccessivamente dolce. 

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L'Aglianico '17 è di bella materia e freschezza, con note floreali e di frutti neri, seguite da sfumature di macchia mediterranea, e un finale lungo e succoso.

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Cantine Due Palme

via San Marco, 130Cellino San Marco [BR]
tel. 0831617865http://www.cantineduepalme.it

Questa grande cantina cooperativa, fondata da Angelo Maci nel 1989, è tra le più importanti della regione ed è costituita da 1.200 soci conferitori, che lavorano un parco vigneti situato fra le provincie di Brindisi, Taranto e Lecce. Le vigne sono per il 40% coltivate ad alberello pugliese e composte per il 90% da uve a bacca rossa, con in primo piano i vitigni della tradizione, da cui nasce una gamma di vini molto ampia di oltre 30 etichette, tutte ben realizzate tecnicamente, d'impostazione moderna e di stampo mediterraneo.  Il Salice Salentino Rosso Selvarossa Riserva '20 si esprime con note di tostatura, spezie dolci e frutti neri, è compatto, ricco di frutto, con un finale lungo e piacevole. Di notevole fittezza il 1943 del Fondatore '21, blend di primitivo e aglianico dai profumi speziati con note di inchiostro, china e confettura di frutti neri. Tra gli altri vini da segnalare il Primitivo di Manduria San Gaetano '22, sapido e fruttato, e il fresco e grintoso Selvamara Negroamaro '22. 

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Bella conferma per il 1943 del Presidente, blend di primitivo e aglianico. La versione 2019 ai toni di frutti neri con sfumature balsamiche al naso fa seguire un palato di notevole struttura e allo stesso tempo succoso e di grande persistenza.

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Terrecarsiche 1939

via Maestri del Lavoro, 6/8Castellana Grotte [BA]
tel. 0804962309http://www.terrecarsiche.it

Da quattro generazioni la famiglia Insalata lavora nel mondo del vino, ma è solo nel 2011 che è nata ufficialmente la Terrecarsiche 1939, data riferita proprio all'origine della tradizione familiare. La cantina opera nelle zone della denominazione di Gioia del Colle e della Valle d'Itria, cui affianca un'attività di "négoce" in collaborazione con dei fidati conferitori assistiti tutto l'anno dall'azienda. I vini proposti sono d'impianto moderno, con una particolare attenzione alla ricchezza del frutto e alla nitidezza aromatica.  Sempre in primo piano il Gioia del Colle Primitivo Fanova. Il millesimo 2021 al naso evidenzia sentori di tabacco dolce e mirtilli, per un palato coerente, nitido, di bella lunghezza e più grintoso di quanto atteso. Davvero ben realizzati anche il Passaturi Minutolo '22, giustamente aromatico, agrumato e con note balsamiche, dal palato sapido e piacevole, e il Gioia del Colle Primitivo Fanova Riserva ‘19, speziato, con sfumature floreali e ricco di frutto. 

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Convincente e riuscito il Gioia del Colle Primitivo Fanova '19, dai profumi di confettura di ciliegia e mora di gelso al naso, mentre il palato è nitido, coerente, di buona freschezza e lunghezza.

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La produzione della cantina fondata dall'architetto Giuseppe Muzzillo con i figli Eugenio e Francesca, docenti all'Università di Napoli, rispettivamente di Filosofia e Architettura del paesaggio, è da sempre tra le più interessanti di un territorio vocato alla viticultura come quello di Donnici. Negli ultimi tempi ci sono state alcune piccole novità all'interno della cantina: le macerazioni, per esempio, sono diventate più lunghe e le vecchie barrique hanno lasciato spazio a botti nuove di dimensioni maggiori. I vini ne hanno giovato fin da subito.

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L'Estremo è un Magliocco in purezza, fitto già nel profilo aromatico che gioca tra sfumature di frutti di bosco neri maturi, spezie dolci e sensazioni tostate. Al palato il tannino si fa sentire e costituisce l'impalcatura di un sorso fragrante.

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