Sono pochi i vitigni bianchi italiani a cui rivolgersi quando si cerca un confronto con il tempo che passa. Tra questi, un posto di rilievo spetta al Verdicchio. Dire Verdicchio significa dire Marche: è uno di quei casi in cui c'è un legame speciale tra un'uva e il suo territorio: già alla fine dell'800 il Rovasenda, famoso ampelografo, considera il Verdicchio la varietà più pregiata della regione. La diffusione del vitigno però non riguarda tutta la regione ma solo una porzione che potremmo definire "centrale". Sono due le patrie di quest'uva; una piuttosto vasta, in provincia di Ancona, sui Castelli di Jesi, territorio fatto di dolci colline che spesso respirano le brezze adriatiche: qui la sottozona più prestigiosa e antica si può fregiare della denominazione "classico" e i vini che ne derivano riescono ad essere elganti nelle fragranze fruttate, floreali e speziate, armonici ma allo stesso tempo dotati di gran sapore in bocca.
Per l'altra zona ci dobbiamo spostare più a ovest, nell'alta Vallesina, in provincia di Macerata: cambia anche il nome della denominazione che viene battezzata dalla cittadina di Matelica: qui il Verdicchio si fa più roccioso e affilato, fresco e diretto. Quali che siano i vostri gusti e le vostre preferenze, quello su cui entrambe le denominazioni convergono è un fatto sotto gli occhi di tutti: che sia Jesi o Matelica, per trovare un grande, spesso grandissimo, Verdicchio non è necessario spendere una fortuna. Ve ne diamo la dimostrazione con questa piccola lista di consigli per gli acquisti.
Berebene: Verdicchio dei Castelli di Jesi e di Matelica dal migliore rapporto qualità-prezzo
89
Cent.
Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. Da Solo 2021
Terralibera
Marche
bianco
Il lombardo Gian Mario Bongini è arrivato nelle Marche al seguito di Filodivino, di cui era socio e responsabile commerciale. Una volta uscito dal progetto non ha buttato via anche l'amore per il Verdicchio e si è comprato un vigneto a Serra De'Conti. Grazie all'aiuto degli amici di Col Di Corte, che hanno messo a disposizione parte delle loro attrezzature, ha creato la sua prima etichetta: Da Solo '21 è un Verdicchio espressivo, pieno di talento salino ed energia gustativa. Provatelo.
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89
Cent.
Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. Dominè 2020
Pievalta
Marche
bianco
Dominé è tra le etichette più riuscite in tutta l'area del Verdicchio. Merito di Alessandro Fenino e Silvano Brescianini che sono riusciti nell'intento di dargli una propria anima, affrancandolo dalle altre etichette aziendali. La versione 2020 unisce facilità di beva e articolazione aromatica, schietta aderenza ai canoni varietali e rigore esecutivo che ne rende un profilo aggraziato e brillante, fibra leggera al palato eppur polposa. Una gemma venduta a un prezzo da stropicciarsi gli occhi.
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88
Cent.
Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. Sabbionare 2020
Sabbionare
Marche
bianco
La lingua di sabbia che dà il nome alla contrada e che ha ispirato quello dell'azienda contribuisce alla perfetta maturazione delle uve di Donatella Paoloni e Giusi Paolucci, madre e figlia. Con i sapienti consigli del loro storico consulente Sergio Paolucci si crea un Verdicchio che non lascia indifferenti: intensamente fruttato, dipana una gustosa presa in un palato non molto complesso ma di sicura efficacia e notevole struttura, esaltata da un finale sapidissimo.
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95
Cent.
Verdicchio di Matelica Collestefano 2021
Collestefano
Marche
bianco
Fabio Marchionni non sbaglia più nulla. Il suo Matelica, da vero vino "di vigna", riesce a tramutare in vibrazioni positive tutto ciò che la natura crea. Annata calda la 2021? Bene, si rende un'immediatezza gustativa più spiccata, un po' di struttura in più senza dimenticare la grinta acida, il "bianco" della mandorla, dei fiori e dei sassi scovati tra i profumi aggiunge qualche sfumatura più fruttata. Ed ecco qua un Collestefano delizioso, cristallino, dalla beva irresistibile.
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89
Cent.
Verdicchio di Matelica Villa Marilla 2021
Marco Gatti
Marche
bianco
Marco Gatti è un produttore eccezionale. Preparatissimo, umile e accogliente, crea dei Verdicchio di grande energia e sapore che poi vende a prezzi di tutto favore. La sua piccola cantina accoglie solo vasche d'acciaio dove si vinificano le uve di molteplici appezzamenti posti nel comune di Cerreto d'Esi. Villa Marilla ha un naso decisamente estroverso e varietale (mandorla, anice, mela matura) e un palato pieno, succoso, appena appoggiato a una soffice ma solida architettura strutturale.
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90
Cent.
Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. Verde Ca' Ruptae 2021
Terre Cortesi Moncaro
Marche
bianco
La più grande cooperativa marchigiana copre gran parte delle denominazioni regionali grazie alla presenza di soci sparsi tra il Conero e il Piceno, ma l'areale dei Castelli di Jesi resta il nocciolo produttivo più importante. Tra le diverse etichette dedicate al Verdicchio ha ben figurato il Verde Ca' Ruptae, etichetta tra le più note in quanto prodotta da diversi anni: al naso ha sensazioni di buccia di agrumi unita a una sottile sensazione erbacea; la bocca è bella piena, polposa, invitante.
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88
Cent.
Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. Pallio di S. Floriano 2021
Tenute Pieralisi - Monte Schiavo
Marche
bianco
Non vi neghiamo che nel recente passato i vini di Monteschiavo avevano destato qualche perplessità. L'ultima tornata di assaggi ha però evidenziato un inversione di rotta e rimesso in asse la produzione in termini di stile e definizione. Merito del lavoro dell'enologo Simone Schiaffino e di un rinnovato impegno da parte della proprietà. Torna così su ottimi livelli il Pallio: note di anice, limone, finocchietto selvatico e pesca bianca precedono una bocca filante, piuttosto fresca e scorrevole.
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90
Cent.
Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. Ylice 2020
Poderi Mattioli
Marche
bianco
Passano gli anni ma sin dal suo debutto, con l'annata 2010, l'Ylice dei fratelli Mattioli rimane uno dei migliori affari che si possono fare nei Castelli di Jesi. Non viene via a pochi soldi ma ripaga con una qualità di livello molto alto, spesso ponendosi ai vertici della denominazione. Elegante, sinuoso, controllatissimo in un'evoluzione aromatica composta dai descrittori più precisi del Verdicchio quali anice e mandorla, trova in una bocca gustosa tanta concretezza di sapore e finale tenace.
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92
Cent.
Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. Incauto 2020
Cològnola - Tenuta Musone
Marche
bianco
La famiglia Darini e il loro enologo aziendale Gabriele Villani stanno facendo un gran lavoro sul Verdicchio e i loro vini hanno tutti spunti interessanti. Gli ultimi assaggi hanno messo in luce la verve dell'ultimo nato, l'Incauto, che con l'annata 2020 giunge alla seconda edizione: vinificato e maturato in anfora per 12 mesi, ha accattivanti profumi balsamici e di frutta bianca ben modulati in un palato di grande fluidità e senso della misura, coerente e dotato di un finale profondo.
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91
Cent.
Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. Fontevecchia 2021
CasalFarneto
Marche
bianco
L'azienda di Paolo Togni può contare su di un terroir d'eccezione: il verdicchio si trova meravigliosamente bene in quest'angolo di Marche dal panorama sinuoso e dove la vigna è parte integrante della cultura di ogni famiglia. Ne consegue che i suoi bianchi hanno sempre uno spunto positivo nel bicchiere: naso varietale di mandorla e fiori, bocca saporita, non enorme ma scattante, gustosa, di adeguata e coerente persistenza aromatica.
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88
Cent.
Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. San Nicolò 2021
Brunori
Marche
bianco
Il San Nicolò di Giorgio e Carlo Brunori rappresenta la classicità dei Castelli di Jesi. Un po' perché siamo al cospetto di una etichetta di valenza storica in quanto fu la prima che portò in evidenza il concetto di cru, un po' per il suo stile che esalta le sensazioni varietali del vitigno con gli evidenti richiami di mandorla, fiori di tiglio, echi agrumati ed erbacei in un sorso pieno, gustoso, irrobustito da una buona energia alcolica.
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90
Cent.
Verdicchio di Matelica 2021
Casa Lucciola
Marche
bianco
Se cercate un Matelica che abbia i tratti dell'autenticità e dell'artigianalità, nonché della tiratura contingentata, dovete bussare anche alla porta di Luca Cruciani: nella sua piccola cantina immersa tra i vigneti a mezzacosta con affaccio panoramico sulla valle dà vita ad alcune delle etichette più interessanti della Denominazione, fatte di profumi accattivanti e bocche tese, mobili, di eccelsa vena sapida. Il suo Matelica d'annata esprime con convinzione la cifra stilistica aziendale.
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93
Cent.
Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. Casal di Serra 2021
Umani Ronchi
Marche
bianco
Se pensate che Umani Ronchi dedichi la gran parte delle migliori attenzioni alla cura delle etichette più importanti svolgendo un lavoro routinario per i prodotti di più larga diffusione vi sbagliate di grosso. E per convincervi basti l'assaggio di questo buonissimo Casal di Serra '21, centratissimo nell'espressione aromatica fatta di sensazioni fruttate e ammandorlate, nella dinamica palatale gustosa, nella bevibilità da primato. E anche nel prezzo, che non guasta mai.
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91
Cent.
Verdicchio di Matelica 2021
Bisci
Marche
bianco
Questo Matelica d'annata non ha nome di fantasia quindi per riferirsi a lui tra gli appassionati della Denominazione lo si indica convenzionalmente come "Bisci base". Ciò potrebbe suonare riduttivo in quanto non si tratta di un entry level bensì di un bianco la cui qualità sfida apertamente tutti i pari grado: naso dettagliatissimo di mandorla, anice e quella mineralità sassosa tipica matelicese; bocca dritta, salina, agilissima eppur profonda nel finale.
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