Primi due giorni di degustazione per la settimana delle Anteprime di Toscana dedicate alle nuove uscite dei vini, una kermesse importante che interessa addetti ai lavori come giornalisti, ristoratori, buyers e da quest’anno anche i consumatori visto che due denominazioni come Chianti e Vino Nobile di Montepulciano hanno aperto i battenti al pubblico finale. Considerato il successo dell’Anteprima Chianti, la formula sarà indubbiamente da ripetere: recupero di luoghi sconosciuti, in questo caso l’ex Manifattura Tabacchi, apertura agli appassionati del Chianti, come riportava l’hashtag della manifestazione #Chiantilovers, in un giorno particolare come San Valentino, avvicinando così un pubblico giovane e non sempre avvezzo al consumo ragionato di vino.
La suddivisione dei produttori del Chianti era per territori: 102 gli espositori presenti, oltre 2000 i partecipanti, la stampa presente che poteva degustare in una parte riservata, sono tutti segnali positivi che spingono a ripetere l’esperienza. Più di 2000 i visitatori che hanno preso parte all'iniziativa e assaggiato gli oltre 400 vini in degustazione, riserve 2012 e vendemmia 2014. Due prodotti molto diversi come molto diverse sono le annate. L'ultima, forse inutile ricordarlo, complicata da un maltempo che ha costretto a un grande lavoro in vigna. Un appuntamento che ha battuto sul doppio binario del lavoro di avvicinamento al consumatore finale e della spinta dal punto di vista del business. L'obiettivo è, ovviamente, anche incrementare il turismo enogastronomico nella regione Toscana nei sei mesi caldi dell'Expo, che, ricordiamo, aprono proprio con la Toscana protagonista al Padiglione Italia. Grande spinta alla promozione della regione si attende da questi giorni di anteprime, con la stampa straniera in prima fila e l'immaginario legato a questo territorio e al Chianti a fare da traino.
Il fenomeno Chianti è in continua crescita, non tanto per i costi, che si mantengono su un ottimo rapporto qualità prezzo, quanto per un’immagine che lo porta ad essere considerato il prodotto di qualità più accessibile e adatto ad un consumo quotidiano: non a caso, è la versione annata quella che riesce ad ottenere i maggiori successi e di favori del pubblico. L’annata 2014 è da considerarsi ovviamente a macchia di leopardo, considerata l’ampia estensione territoriale e la specifica differenza di uvaggio che alcune sottozone si sono riservate, come la Rufina e i Colli Fiorentini. La notizia diventata poi ufficiale è quella dell’autorizzazione all’utilizzo del tappo Stelvin per la versione annata, una novità che porterà indubbiamente beneficio per la commercializzazione nei paesi anglosassoni.
a cura di Leonardo Romanelli