Il cosiddetto "patto della carbonara", ovvero stabilire un tetto di 12 euro per il piatto più amato dai turisti che visitano Roma in vista del Giubileo, potrebbe allargarsi ad altri prodotti amati e consumati in grandi quantità per le strade capitoline. A proporre un'estensione delle politiche sui prezzi calmierati è Claudio Pica, presidente di Fiepet Confesercenti Roma, che sulle colonne del Messaggero invita l'assessorato all'Agricoltura della Regione Lazio a collaborare per il lancio di una campagna promozionale che coinvolga il pecorino romano e il guanciale laziale, "necessari per una carbonara a regola d'arte".
Il gusto di gelato "Roma"
Un'iniziativa che sottende la necessità di una rete per valorizzare i prodotti "Made in Rome" anche e soprattutto agli occhi dei turisti. Non solo carbonara, ma anche amatriciana. Non solo paste, ma anche pizza, mortadella e gelato. Pica si spinge oltre, arrivando a proporre un nuovo gusto, ribattezzato "Roma", a base di zabaione, ricotta tipica e nocciola del viterbese.
Premiare chi valorizza le eccellenze locali
Per implementare tali proposte, il presidente di Fiepet Confesercenti Roma suggerisce dei "riconoscimenti" specifici per chi "valorizza i prodotti locali", da assegnare in partnership con l'assessorato allo Sviluppo Economico della Capitale. "Ci vorrebbero premialità fiscali, sui tributi locali, con la riduzione della Tari, della tassa dell'occupazione di suolo pubblico", ma anche una "maggiore visibilità sulle piattaforme turistiche di Roma Capitale". Ciò gioverebbe specialmente ai "piccoli commercianti" e agli investimenti "sulle politiche locali di filiera", in quanto, conclude Pica, "se l'eccellenza viene premiata anche gli imprenditori locali vogliono investire".