Genagricola. Al centro le vigne, la terra e la sua gente

15 Dic 2016, 17:26 | a cura di

Generali è uno dei più importanti gruppi assicurativi mondiali. Oltre che il ramo assicurativo e finanziario, una sezione importante del bussiness della compagnia riguarda l'agricoltura.

L’investimento agricolo di Generali risale al 1851, solo 20 anni dopo la fondazione della Compagnia Assicurativa. All’epoca vennero acquisiti 1700 ettari nei pressi di Caorle, un paese sul litorale Adriatico tra la laguna di Venezia e quella di Marano, in una vasta zona paludosa, avviando la prima e più vasta opera di bonifica ad opera di privati della storia italiana, che trasformò una pianura insalubre in un’azienda modello per l’agricoltura italiana. Oggi Genagricola si articola in 25 aziende, due delle quali in Romania. Ne parliamo con Alessandro Marchionne, AD di Genagricola SPA.

Quali sono le varie anime di Genagricola?

Le nostre attività sono molteplici, ma il core business dell’azienda è attualmente suddiviso in 4 settori: le colture erbacee, che occupano la maggior parte del suolo coltivato (cereali, leguminose etc.), l’allevamento, la produzione di energia rinnovabile a partire dai residui delle lavorazioni agricole e – naturalmente – il polo vitivinicolo.

 

Veniamo proprio al ramo vitivinicolo di Genagricola.

Salvo due eccezioni, la maggior concentrazione dei nostri brand vitivinicoli è localizzata nel nord-est del Paese, la zona in cui Genagricola è nata. È qui che si sono presentate opportunità in territori che ritenevamo interessanti (come ad esempio i Colli Orientali del Friuli) oppure - come nel caso di Tenuta Sant'Anna – la possibilità di acquisire un’azienda ben avviata e con una storia importante. In epoca più recente, le acquisizioni sono nate da esigenze più strettamente commerciali: nel nostro portafoglio orientato sui vini bianchi, dovevamo integrare l’offerta con rossi prestigiosi. Così abbiamo cercato aziende in territori che riuscissero a esprimere prodotti di questo tipo.

 

Il Gambero Rosso celebra i suoi 30 anni: tre decenni in cui è letteralmente rinato il vino moderno e in cui la ristorazione e la cucina italiane hanno raggiunto una dignità e una consapevolezza che le porta a essere veri e propri ambasciatrici del made in Italy nel mondo. La vostra azienda come ha vissuto questi 30 anni? Quali passi decisivi sono stati fatti?

Si può quasi affermare che l’attività vitivinicola di Genagricola – almeno come la conosciamo ora – sia nata in questi ultimi 30 anni. La prima acquisizione – Torre Rosazza, sui Colli Orientali del Friuli – è datata 1974. Da allora la nostra attenzione per il mondo del vino è sempre cresciuta, per cui ci sentiamo decisamente partecipi di questa consapevolezza e di questo processo di affrancamento. Acquisizioni, nuove competenze e investimenti, con gli occhi al mercato e il cuore in vigna hanno aggiunto sfaccettature al nostro diamante, che ora, più che mai, vogliamo far brillare di luce propria, travalicando con orgoglio i confini nazionali e diventando ambasciatori e promotori dello stile di vita italiano.

 

Come si è intrecciato il vostro percorso con quello del Gambero?

Il Gambero Rosso ha aperto una strada, mettendo in luce agli occhi del grande pubblico la miniera d’oro che è l’enogastronomia italiana. Dagli esordi ad oggi, ha saputo essere un punto di riferimento per milioni di lettori, di appassionati o di curiosi occasionali. È sempre stato un interlocutore attento e piacevolmente critico, che – con discrezione – ci ha aiutato in diversi momenti del nostro percorso a prendere atto delle nostre potenzialità. Lo abbiamo conosciuto come lettori, e lo abbiamo ritrovato come un partner con cui si condividono obiettivi: c’è ancora molto da fare nel mondo dell’enogastronomia italiana, che ha bisogno di un “promotore” credibile e visibile su scala internazionale.

 

Che importanza ha avuto nel mondo del vino una pubblicazione come la Guida Vini d'Italia?

La Guida rimane uno strumento sintetico di interpretazione del vasto mondo del vino italiano. Anche da professionisti, la leggiamo con curiosità e avidità, in cerca di stimoli e di nuove frontiere. I Tre Bicchieri poi, rappresentano il coronamento di un piccolo sogno: un traguardo ambìto e perseguito, una grande gratificazione, che ha puntato un faro sui nostri sforzi.

 

Facciamo il "Gioco dell’Amarcord"… Come vi vedevate 30 anni fa?

Trent’anni fa Genagricola muoveva i primi passi nel mondo del vino. Io invece ero semplicemente uno studente di Liceo; sentivo parlare del Gambero Rosso: era un curioso “inserto”, ma non ne sapevo molto di più. Non avevo idea di quel che sarebbe potuto diventare, né di quanto avrebbe inciso nella cultura italiana (e non solo). Col senno di poi, sono orgoglioso di far parte – in qualche modo – di questa storia di successo.

 

Novità all'orizzonte?

Abbiamo appena aggiunto un nuovo tassello alla nostra offerta vinicola, acquisendo 40 ettari in Valpantena, uno dei territori d’elezione per l’Amarone. Proprio mentre rispondo a queste domande, stiamo per completare la presentazione di questa nuova realtà, di cui posso svelare in anteprima il nome: Costa Arènte. Scoprirete presto i dettagli del progetto, uno dei più ambiziosi che abbiamo in cantiere. Qui produrremo vini rossi di altissimo livello che vogliamo completino la nostra offerta, affiancandosi ai vini piemontesi di Bricco dei Guazzi.

 

Come sarà Genagricola tra 30 anni? E come sarà il mondo del vino italiano e internzionale?

Genagricola non sarà soltanto “la più estesa Azienda agricola italiana”, ma sarà leader dell’agricoltura italiana! (magari anche tra meno di trent’anni!). Il vino italiano acquisirà e consoliderà a livello internazionale la propria posizione di caleidoscopio di culture, territori, eccellenze e dedizione: un universo di peculiarità e di diversità in cui perdersi, sotto il comune denominatore dell’eccellenza! O perlomeno… così mi auguro!

 

LE AZIENDE VITIVINICOLE DEL GRUPPO

Borgo Magredo

loc. Tauriano

via Basaldella, 5

33090 Spilimbergo (PN)

www.borgomagredo.it

[email protected]

 

Bricco dei Guazzi

via Vittorio Veneto, 23

15030 Olivola (Alba)

www.briccodeiguazzi.it

[email protected]

 

Gregorina

via Bagnolo, 104

Terra del Sole

47100 Castrocaro Terme (FC)

www.gregorina.it

[email protected]

 

Poggiobello

loc. Poggiobello, 12

33044 Oleis di Manzano (UD)

www.poggiobello.eu

[email protected]

 

Solonio

via Astura, 98

00040 Lanuvio (RM)

www.solonio.it

[email protected]

 

Tenuta Sant'Anna

via Monsignore P. L. Zovatto, 71

30020 Loncon di Annone Veneto (VE)

www.tenutasantanna.it         

[email protected]

 

Torre Rosazza

loc. Poggiobello, 12

33044 Oleis di Manzano (UD)

www.torrerosazza.com

[email protected]

 

Vineyards V8+

via Monsignor P. L. Zovatto, 71

30020 Loncon di Annone Veneto (VE)

www.ottopiuvineyards.it

[email protected]

 

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