La mossa è l'ultima innovazione del Consorzio del Parmigiano Reggiano, che da un secolo sovrintende i procedimenti e cerca di contrastare le imitazioni più economiche che non seguono gli esigenti requisiti per la produzione del prodotto autentico. Trattandosi di un prodotto che costa in media quasi 20 euro al chilo (il prezzo varia a seconda della stagionatura), replicare una versione più economica è un affare assai redditizio. Il Consorzio ha stimato che i guadagni derivanti dal "parmesan" contraffatto nel 2022 sono stati di circa 1,84 miliardi di euro.
La nuova tecnologia digitale per il tracciamento e la sicurezza alimentare
Un micro-transponder più piccolo di un grano di sale ed altamente resistente sarà integrato nell'etichetta di caseina presente sulla crosta esterna: garantirà l'autenticità e tracciabilità di ciascuna forma. La nuova tecnologia digitale fornirà una garanzia in più sull'autenticità del prodotto non solo nell'interesse dei produttori e di tutta la filiera distributiva ma anche del consumatore finale. L'innovativa etichetta digitale è stata lanciata in collaborazione con la società franco-olandese di etichette di caseina Kaasmerk Matec e la p-Chip Corporation di Chicago. La smart label digitale è edibile, ma è improbabile che venga ingerita, data la posizione sulla crosta esterna della forma.
L'etichetta digitale per rendere ancora più tracciabile e sicuro il Parmigiano Reggiano
"Il Parmigiano Reggiano è uno dei formaggi più antichi e famosi al mondo, ed è un prodotto simbolo dell’agroalimentare italiano" afferma Nicola Bertinelli, Presidente del Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano "dalla costituzione del Consorzio nel 1934, siamo stati in prima linea per promuoverne e difenderne l'autenticità e comunicare in tutto il mondo le differenze con prodotti similari che non soddisfano i severi requisiti della DOP. Siamo fieri di essere il primo Consorzio di Tutela a introdurre queste etichette digitali e sicure per garantire un prodotto ancora più protetto e tracciato." Il p-Chip è una cripto-ancora blockchain che crea un “gemello” digitale per gli oggetti fisici. Questo microchip scannerizzabile altamente resistente offre una tecnologia di tracciabilità rivoluzionaria al Consorzio del Parmigiano Reggiano, che potrà così controllare meglio il proprio inventario, proteggere e distanziare i propri prodotti da marchi simili e avere accesso a una tecnologia track-and-trace impareggiabile in caso di richiami o altri problemi.
La tracciabilità delle forme
La tracciabilità del Parmigiano Reggiano è già garantita dalla placca di caseina, introdotta dal Consorzio nel 2002, che viene assegnata ad ogni forma al momento della nascita. Sulla placca, realizzata con proteine del latte e quindi edibile e sicura, è presente un codice alfanumerico unico e progressivo e un QR code: costituiscono la “carta d’identità” del formaggio che, in ogni momento e in ogni luogo, ne rende identificabile l'origine.
Ora, questo sistema viene portato a un livello superiore grazie alle nuove etichette digitali sviluppate da p-Chip per l'industria alimentare e il Consorzio, che portano la sicurezza alimentare a fare un significativo passo in avanti rispetto al presente. Il microchip sarà un puntino e vivrà sul codice QR.
La nuova smart label digitale per alimenti è stata testata su 100 mila forme di Parmigiano Reggiano a partire dal secondo trimestre del 2022. "Si tratta della fase finale di test operativi su larga scala," conclude Berinelli, "prima di valutare la possibilità di estendere questa tecnologia a caseifici selezionati e, successivamente, a tutta la produzione del Parmigiano Reggiano DOP".