30 anni di Gambero Rosso. Correva l'anno 1993

31 Ott 2016, 14:14 | a cura di

Dal Premio Nobel per la pace a Nelson Mandela al boom di Internet. In Italia siamo nel bel mezzo di Mani pulite. Il Gambero continua a occupare di cibo, vino e viaggi.  


1993

È un anno movimentato, all'estero e in Italia. Si registra un boom della nuova dimensione, l'Internet, la globalizzazione fa muovere le merci in un mondo che ha aperto le frontiere (più o meno: leggete sotto) e Nelson Mandela vince il Premio Nobel per la pace. Più frivole: Quentin Tarantino gira Pulp Fiction, che uscirà l'anno successivo, i Nirvana incidono il loro ultimo disco, In Utero, e i Radiohead esordiscono (prima erano noti come On a Friday). In Italia? È l'anno nero delle tangenti, di avvisi di garanzia a pioggia, di arresti, scandali e alcuni suicidi eccellenti: l'imprenditore Raul Gardini, tra tutti. L'anno in cui l'inchiesta dei giudici di Mani pulite solleva il coperchio scoprendo una nazione corrotta e infetta. Della scoperta dei rapporti potere-mafia. Delle accuse lanciate dai pentiti di mafia, Buscetta fra tutti, e della cattura di Totò Riina. Dell'avviso di garanzia a Giulio Andreotti, sette volte capo di governo. Non si salva nessuno (o quasi). Del più alto livello di disoccupazione e del crollo degli investimenti pubblicitari. Della bufera sulla lira (il dollaro stava a 1.512 lire) e del boom del debito pubblico: 1.727 miliardi. Del primo “governo tecnico” della storia, guidato da Carlo Azeglio Ciampi. Della morte improvvisa di Pietro Barilla, che lascia un’impresa con un fatturato di 3.700 miliardi, 10 mila dipendenti e una produzione pari al 35% della pasta consumata in Italia. Scalfaro, però, chiude il '93 con un messaggio: “L’Italia sta risorgendo”.

La guerra dei bianchi

Era periodo storico di globalizzazione e apertura delle frontiere, dicevamo. Ecco non per tutti. “Il 5 novembre 1992 è una data che molti produttori di vino europei non dimenticheranno facilmente” scrive Andrea Gabbrielli nel n. 12/1993. “Carla Hills, responsabile del commercio estero americano, quel giorno annunciava che a partire dal 5 dicembre sarebbe stato applicato un dazio del 200 per cento su 248 vini bianchi provenienti dall'Europa. La lista di proscrizione era l'atto finale di una querelle in corso da 6 anni nell'ambito della trattativa Gatt (General Agreement on Tariffs and Trade) tra Cee e Usa. Questa volta il casus belli è stato il mancato accordo sulla produzione di soia ma sullo sfondo la spada di Damocle continua a essere l'annoso problema dei sussidi agli agricoltori europei. Resta il fatto che la minaccia ha sortito un effetto multiplo. Se da una parte ha messo in luce le contraddizioni interne alla politica agricola comunitaria, dall'altra ha fatto squillare un campanello d'allarme: il primo prodotto a pagare lo scotto delle crisi ricorrenti tra Europa e Usa potrebbe essere nuovamente il vino”, annota l'estensore dell'articolo.

“I conti sono presto fatti. Una bottiglia da 7 dollari, con l'applicazione della supertassa, dovrebbe triplicare il suo prezzo raggiungendo i 21 dollari: una somma ingente che taglierebbe fuori dal mercato qualsiasi vino bianco europeo. L'esportazione dei vini bianchi italiani negli Stati Uniti attualmente si aggira sui 106 milioni di dollari, quasi 150 miliardi di lire, su un valore complessivo degli scambi attuali dell'imposta di 300 milioni di dollari. Con i prezzi dei vini europei alle stelle, gli Chardonnay californiani solitamente venduti a 10/12 dollari, diventerebbero più che mai appetibili. A fare "bingo" sarebbero prima di tutto i vini cileni, australiani, neozelandesi che a causa dei bassi prezzi di produzione stanno conquistando sempre maggiore spazio sugli scaffali Usa”.

Il cioccolato: l'impero dei sensi

“Energetico, sensuale, voluttuoso, irresistibile, inebriante: gli aggettivi si sprecano. Quella per il cioccolato è passione totale, divorante. Gli appassionati del genere non conoscono mezze misure. Sono degli incontentabili, alla continua ricerca del prodotto migliore e per riuscire ad accaparrarselo sono disposti a tutto, anche a fare chilometri e chilometri”. Il n. 15/1993 del Gambero Rosso dedica la copertina e uno speciale a tutti gli amanti del "divino cioccolato": è anche una piccola guida da portarsi appresso, tenere in macchina. Con storie e aneddoti legati alla diffusione del cioccolato in Europa, la scuola di degustazione messa a punto da una grande azienda e tutti gli indirizzi utili dove acquistarlo e la segnalazione dei locali che preparano una tazza di cioccolato a regola d'arte, compreso il nome degli artigiani nostrani ed europei che firmano praline a prova di assaggio.

 

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