1992
Esce la nuova Fiat 500 ed è boom di telefonini: con 625mila abbonati, l'Italia è al secondo posto in Europa, dopo la Gran Bretagna. Gladio, l'organizzazione paramilitare promossa dalla NATO per contrastare un'ipotetica invasione dell'Europa occidentale da parte dell'Unione Sovietica, viene dichiarata “banda armata illegittima” dai magistrati militari di Padova. Scoppia Tangentopoli, nel corso del quale il giudice Di Pietro arresta il socialista Mario Chiesa: inizia l'era di Mani pulite. Approvata la legge sull'obiezione di coscienza. Il 5 aprile si svolgono le ultime elezioni politiche con sistema elettorale proporzionale con preferenze: Dc sotto il 30%, Psi -1,2, Lega Nord con Bossi +9%, Pds poco sopra il 16. Cossiga firma le dimissioni e lascia il Quirinale. Il 23 maggio viene ucciso a Capaci il giudice Falcone e il 19 luglio, a causa dell'autobomba in via D'Amelio, muore anche il giudice Borsellino. Oscar Luigi Scalfaro è il XVI inquilino del Quirinale, Craxi si ritira, si sblocca la crisi di Governo, Amato va a Palazzo Chigi e 15 dicembre Bettino Craxi riceve un avviso di garanzia. La Lira è a picco e nel messaggio di Capodanno, Scalfaro auspica “un nuovo Risorgimento”. È anche l'anno in cui Il silenzio degli innocenti di Jonathan Demme, viene premiato con cinque premi Oscar.
Il Gambero Rosso diventa rivista autonoma
Inserto, supplemento e, nel 1992, rivista. Il Gambero Rosso ricomincia: Anno 1. Numero 1. Davvero autonomo. In edicola da febbraio, da solo, a farsi largo nel mare magnum della vendita. Senza più esser "trasportato". Ed è ora tutto completamente a colori. Prima “usciva il primo martedì di ogni mese, si poteva acquistare un solo giorno abbinato al quotidiano, poi spariva, diventava introvabile” si legge nella nota editoriale. Ora anche la data di uscita cambia: fine mese. E pure i lettori. Da un mercato, per così dire "protetto", la rivista ora scommette sul mercato stesso. Quindi la presentazione ai nuovi lettori è d'obbligo: “Siamo un mensile, ci occupiamo di cibo, vino e turismo. Siamo la più grande casa editrice di guide enogastronomiche. Noi giriamo tutto l'anno in lungo e in largo l'Italia per visitare ristoranti, trattorie, enoteche, aziende vinicole piccole e grandi e nel fare questo scopriamo ogni giorno la provincia italiana, le sue storie e ricchezze, umane e materiali». Caratteristica estetica del primo Gambero sono i disegni, frutto dell'inventiva di disegnatori come Carpinteri, Giannelli, Ghermandi, Ricci, ora vengono introdotte le foto. Vecchio e nuovo coesistono.
Il primo numero, la prima copertina: gli spaghetti
La copertina della nuovissima serie, con art director l'impareggiabile Piergiorgio Maoloni, è dedicata agli spaghetti e al test sui medesimi, detta anche “la prova del fuoco”. “Questa pasta è il piatto nazionale” scrive lo scrittore Alfredo Antonaros. “Col revolver affondato nella pummarola ha rappresentato l'Italia degli anni di piombo e nel cinema ha ridato lustro al vecchio genere western. Così come "maccarone" è stato il soprannome di milioni di italiani dell'emigrazione”. È infatti il simbolo dell'Italia più noto negli Stati Uniti (anche se accompagnato dalle meat-balls, non è certo il condimento più tipico). Lo conferma Cristina Barbagli, consulente scientifica ed esperta in test, guardiano della qualità alimentare: “È senza dubbio il simbolo dell'Italia stessa, soprattutto all'estero. Per un piatto fumante di spaghetti, anche semplicemente condito con pomodoro e basilico, molti cedono senza esitazioni. Ma la pasta non ha sempre avuto vita facile”. Gli spaghetti, informa, Barbagli “sono anche il formato più delicato e difficile dal punto di vista tecnologico e perciò il più significativo da esaminare”. Dieci le marche prese in esame dì "Re spaghetto". Quali allora devono esserne le caratteristiche? “Alla base di un prodotto capace di tenere bene la cottura - scrive ancora l'esperta – un'accurata selezione della materia prima. Una buona semola deve avere un elevato contenuto proteico e un glutine (la proteina del grano) tenace, in grado di formare un reticolo stretto e compatto durante la lavorazione, così da imprigionare e trattenere i granuli di amido, impedendone la dispersione nell'acqua di cottura”. Ma non basta: “Altro ingrediente determinante per la qualità del prodotto finito è la tecnologia di produzione. Contrariamente a quanto si può pensare, i risultati migliori si ottengono con tecnologie industriali molto avanzate: la pasta di semola artigianale difficilmente raggiunge gli stessi livelli qualitativi”. E giù con l'elenco di tutte le fasi della lavorazione, dei tempi di cottura, ecc. Con un'avvertenza: “Un elevato assorbimento di acqua in cottura è una caratteristica positiva poiché da un'uguale quantità di prodotto crudo si ottiene una maggiore quantità di prodotto cotto”.
