Fino a qualche anno fa Villa Saletta era un grappolo di abitazioni abbandonate, tuttavia di grande fascino, nella campagna pisana tra Palaia e Forcoli. I primi documenti che ne attestano l'esistenza risalgono addirittura al 980 a. C. e il borgo, durante la sua lunga storia, è appartenuto a quattro famiglie: i Gambacorta che ne consolidarono le proprietà circostanti intorno al '300; i Riccardi, banchieri fiorentini vicini ai Medici che la trasformarono in una vera e propria azienda rurale tra XVI e XVII secolo; i Castelli e infine gli Hands, attuali proprietari, famiglia inglese attiva nel mondo della finanza e dell'hotellerie di lusso.
Il progetto di ospitalità a tutto tondo
L'investimento si aggira sui 15 milioni di euro e prevede anche una struttura che ospiterà un grande spazio dedicato all'accoglienza, alla ristorazione e ai wine club members. L'attuale cantina invece verrà utilizzata per la gestione della parte agricola, per gli uffici, l'imbottigliamento e la logistica; inoltre, a pochi metri nasceranno anche un'osteria e un negozio di prodotti enogastronomici locali. Ma non basta; anzi. "Il vino è il filo conduttore attraverso il quale si dipana un progetto molto più ampio che vedrà coinvolto l'antico borgo e la sua completa ristrutturazione. Per ora disponiamo di tre ville, perfettamente restaurate con un'attenzione particolare ai materiali utilizzati, autenticamente toscani. Ma all'inizio del prossimo anno inizieranno i lavori per la creazione di un resort di lusso che non andrà a intaccare il fascino del luogo di cui verrà mantenuta, e se posssibile ampliaficata, la bellezza architettonica. Ci saranno oltre 40 appartamenti (di circa 300 metri quadrati l'uno) con spa e la possibilità di avere chef privati. E poi ancora, due ristoranti gourmet, uno dedicato agli ospiti della struttura, l'altro aperto al pubblico".
La degustazione: 4 vitigni per 7 vini
"Con oltre 720 ettari a disposizione, abbiamo dovuto eseguire uno studio pedologico e geologico per identificare le migliori parcelle in cui impiantare i vigneti: abbiamo identificato 40 ettari, appena il 5% di tutta la proprietà, nei quali abbiamo creato diversi vigneti di non più di 7-8 ettari per avere una gestione di precisione e un'integrazione con l'ambiente circostante che garantisse la biodiversità. Abbiamo deciso di dedicarci a sangiovese, cabernet, franc e sauvignon, e merlot".
980AD 2015
100% cabernet franc, è il cru aziendale. Le uve, che nascono su terreni composti da marne argillose bluastre, vengono attentamente selezionate a mano e scelte dalla parte più alta del cru “Colline”. Fermentazione in barrique di rovere francese di Allier. Fermentazione malolattica in barrique di rovere francese nuove. Invecchiamento per 24 mesi in barrique e per 6 mesi in bottiglia.
Saletta Giulia 2015
55% cabernet franc e 45% cabernet sauvignon. Fermentazione in barrique nuove e in piccole vasche di acciaio. Fermentazione malolattica in barrique di rovere francese. Invecchiamento: 20 mesi, più affinamento di 6 mesi in bottiglia.
Saletta Riccardi 2015
100% sangiovese. Fermentazione in piccole vasche di acciaio inossidabile. Fermentazione malolattica in botti da 590 litri. Invecchiamento: 20 mesi in barrique di rovere francese e poi in tonneaux nuove di rovere francese.
Chiave di Saletta 2015
Sangiovese 50%, cabernet sauvignon 20%, cabernet franc 20%, merlot 10%. I vari lotti fermentano separatamente prima di iniziare un affinamento di 14 mesi in barrique di rovere francese, alcune nuove e altre leggermente utilizzate. I lotti vengono poi assemblati alcuni mesi prima dell’imbottigliamento.
Chianti 2015
Sangiovese 92%, cabernet sauvignon 4%, merlot 4%. Fermentazione in acciaio. Il vino matura un anno in cantina in grandi botti di rovere di Slavonia e in barrique di due anni prima di essere imbottigliato.
Rosé Rosato Italiano 2018
Sangiovese 50%, merlot 25%, cabernet sauvignon 25%. Fermentazione in vasche di acciaio per 6 mesi a 16°. Affina in bottiglia per 8 mesi.
Spumante Rosé M. Cl. Millesimato 2014
100% sangiovese. Il vino, invecchiato 4 anni sui lieviti, viene sottoposto a remuage manuale prima della sboccatura a mano. Il risultato è uno spumante con meno di 2 grammi di zucchero per litro, meno dell’Extra Brut (pas dosé).
Carta d’identità
- 250 milioni di euro di investimento
- 720 ettari tra boschi, ulivi, vigne
- 30 ettari vitati, 17 a regime
- 100mila bottiglie prodotte
- 43 appartamenti
- 3 ville
- altre produzioni: ulivi (6.000 piante), orzo, avena, pioppicoltura, tartufi.
Fattoria Villa Saletta - Palaia (PI) - loc. Montanelli - via Fermi 14 - 0587628121 - villasaletta.com