Terre Margaritelli. Intervista a Dario Margaritelli
«L'agricoltura e la produzione del vino erano le passioni di mio nonno e noi cerchiamo di percorrere al meglio la strada da lui tracciata». Dario Margaritelli, titolare della cantina che porta il nome di famiglia e che dal 1950 produce vino a Torgiano, sintetizza così il suo lavoro. In origine la produzione, voluta da Ferdinando Margaritelli, era solo al servizio della casa ed era volta a onorare la vecchia passione per il vino di famiglia. La svolta avvenne nel 2000, col reimpianto dei vigneti, la conversione totale al biologico e le prime vinificazioni. È così che nasce Terre Margaritelli, azienda che fin da subito lega – anche attraverso il nome – il suo operato al territorio in cui risiede. Ora è una realtà che può contare su 60 ettari con un vigneto a corpo unico di 52 ettari. Ci troviamo tra Perugia e Assisi, in una bella zona collinare nota soprattutto per la Doc Torgiano, una delle prime denominazioni riconosciute in Italia divenuta poi, per la versione Riserva, Docg nel 1990. I vitigni coltivati sono quelli della tradizione del centro Italia e dell’Umbria in particolare, su tutti trebbiano e grechetto per i bianchi e sangiovese e canaiolo per i rossi. A questi si aggiungono altri vitigni locali e alcune varietà internazionali, che si sposano molto bene tra loro.
Da sempre attenta alle tematiche legate alla tutela del territorio e dell'ambiente, proprio qualche giorno fa l'azienda ha raggiunto un obiettivo davvero importante, il riconoscimento della certificazione Equalitas, il più importante standard nazionale per la certificazione della sostenibilità ambientale, sociale, economica delle aziende vinicole. Ne abbiamo parlato con Dario Margaritelli.
Perché la vostra azienda ha sentito la necessità di ottenere la certificazione Equalitas?
La sostenibilità per la famiglia Margaritelli rappresenta un elemento forte e imprescindibile. Tutte le aziende del gruppo hanno un'attenzione forte al tema della sostenibilità, tant’è che quando è iniziato il progetto Terre Margaritelli abbiamo posto il concetto di sostenibilità come elemento cardine. Sin dai primi anni abbiamo investito in tal senso, a partire dalla trasformazione a conduzione biologica della parte agricola ma non solo, la ricerca continua di fornitori di materiali certificati, il rapporto con il territorio e le varie associazioni, l’uso di energia pulita da fonti rinnovabili, solo per citare alcune pratiche. La certificazione Equalitas è il compimento naturale di questo percorso ed è l’elemento che ci mancava per poter rendere noto a tutti ciò che in azienda viene fatto quotidianamente.
Quali sono state le azioni messe in atto per riuscire a ottenere la certificazione?
Proprio per quanto detto sopra, non è stato necessario modificare in maniera profonda le procedure precedentemente adottate. Quello che ci mancava era la parte burocratica e amministrativa attraverso le quali vengono descritte, formalizzate e tenute sotto controllo le attività che riguardano la certificazione. Grazie alla certificazione Equalitas abbiamo chiuso il cerchio.
Da qualche tempo avete deciso di potenziare le visite e le degustazioni al pubblico? Come si aggancia questa attività alla sensibilità per la sostenibilità?
La visita in cantina per noi ha sempre rappresentato un elemento imprescindibile, un elemento del nostro modus vivendi: il vino è condivisione e socialità. A noi piace moltissimo una frase “il vino è la sintesi di terra, sole e anima” e ovviamente l’unico modo per poter trasmettere la forza di questi tre elementi è proprio la visita in azienda.
È molto utile poter conoscere personalmente ogni estimatore dei nostri vini, possiamo così capire quali sono gli elementi che gli fanno apprezzare i nostri prodotti e quelli che vanno eventualmente migliorati; inoltre è l’occasione migliore per porre l’accento su tutto ciò che c’è a monte, comprese quindi tutte le attività legate alla sostenibilità del nostro progetto.
Come state ripartendo dopo la pandemia?
Si sta ripartendo dalle basi, dal rapporto con “il vicinato”. Stiamo facendo degli sforzi enormi per cercare di tessere relazioni ancora più forti con chi vive intorno a noi e questo richiede un impegno forte. Da maggio praticamente siamo aperti sette giorni su sette per cercare di recuperare, ma significa anche gettare le basi per lo sviluppo dell’azienda verso l’obiettivo di cui parlavamo prima, conoscere personalmente tutti coloro che si avvicinano ai nostri prodotti per creare legami forti con i nostri clienti.
E il futuro?
Proseguire in questo percorso nel modo che ci piace di più, incontrare sempre più gente per far conoscere la nostra storia, far capire la nostra visione e poi crescere, dal punto di vista strutturale, qualitativo e personale, un passo alla volta ma su basi molto solide.
Il tutto sempre nel rispetto della sostenibilità perché attraverso il nostro lavoro di oggi si possa trasferire alle generazioni future un’azienda in equilibrio con il mondo che la circonda.
Terre Margaritelli - Torgiano (PG) - fraz. Chiusaccia - loc. Miralduolo - 0757824668 - terremargaritelli.com