La rinascita di Tenuta Casenuove nel cuore nobile del Chianti Classico

6 Set 2023, 17:32 | a cura di

Tenuta Casenuove. Nuova vita per la cantina nel Chianti Classico

Panzano in Chianti è senza dubbio una delle capitali del Chianti Classico, una denominazione che non smette di stupire e che anno dopo anno accresce il suo prestigio sui mercati di tutto il mondo. Questo fatto non sfugge ai critici, ma nemmeno agli imprenditori i quali decidono di investire nel vino di uno dei più affascinanti territori del vino italiano. È quello che è successo anche a Philippe Austruy, magnate francese nel settore dell’healthcare, e proprietario di diverse tenute vinicole tra Francia e Portogallo.

«È stato lui ad affidarmi la direzione di Tenuta Casenuove – racconta Alessandro Fonseca, direttore dell’azienda – È sempre stato un grande appassionato di vino. E così ha deciso di concretizzare la sua passione divenendo produttore». Scandendo queste tappe: risale al 2001 l’acquisto de La Commanderie de Peyrassol, una storica azienda vinicola della Provenza, nel sud della Francia; qualche anno dopo, nel 2012, è la volta di Chateau Malecasse, nell’alto Médoc, cui segue il primo acquisto fuori dai confini francesi: nel Douro, famosa regione vinicola portoghese, acquisisce Quinta do Corte nel 2013.

«Ci sono state delle convergenze per arrivare a Tenuta Casenuove – spiega Alessandro – Philippe è sempre stato appassionato di vino e ciò lo ha spinto a investire prima nel sud della Francia, in Provenza; poi a Bordeaux e in Portogallo. Ha voluto concludere questo ciclo con un’azienda italiana; ha scelto la Toscana ovviamente per il prestigio vinicolo della regione, ma non solo: si è creata, appunto una convergenza, perché proprio la Toscana era il luogo delle sue vacanze estive con i genitori. C’era un legame affettivo con questa terra».

Di Tenuta Casenuove si hanno notizie fin dal 1608: all’epoca faceva parte di un monastero di suore di clausura di Firenze. E così è stato fino a circa il 1830. Poi ci sono stati diversi passaggi di proprietà fino a quando nel 1954 è stata acquisita da una famiglia fiorentina che l’ha trasformata in azienda vinicola. Lì sono stati piantati i vigneti, oltre 30 ettari e da subito l’azienda ha vissuto un gran successo. Poi, a seguito di un lento declino, la vecchia proprietà ha deciso di vendere ad Austruy, che, come nelle altre aziende, ha deciso di restaurare le strutture esistenti senza stravolgere il rapporto di queste con il paesaggio circostante.

«Panzano è un area speciale del Chianti Classico; noi ci troviamo nel quadrante occidentale della Uga. Abbiamo circa trenta ettari di vigneti, che fanno parte di una tenuta di oltre 130 ettari totali, occupati da boschi, uliveti e seminativi. L’altitudine va dai 370 ai 500 metri; i terreni sono di varie matrici e afferiscono ai quattro gruppi principali dei suoli del Chianti Classico: depositi marini calcarei, più o meno ricchi di scheletro; argille brune, che costituiscono una sorta di riserva d’acqua; e poi i galestri, sia quello grigio, argilloso, che quello rosso, ricco di manganese. Nei 30 ettari si coltiva, com’è ovvio, principalmente il sangiovese, in compagnia di merlot e cabernet sauvignon, già presenti in azienda dalla precedente gestione. Con i reimpianti abbiamo puntato anche su piccole quantità di altri autoctoni, canaiolo, malvasia nera, ciliegiolo e colorino, e sul cabernet franc. Qualche anno fa abbiamo iniziato la conversione in biologico e oggi l’azienda è certificata»

Il Chianti Classico Gran Selezione 2018

La produzione di Tenute Casenuove, si concentra, ovviamente sul Chianti Classico, di cui la Gran Selezione rappresenta un po’ l’apice qualitativo. La prima annata del Gran Selezione di Tenuta Casenuove risale al 2018. «Ad affiancarmi nella gestione dell’azienda ci sono due giovani professionisti – ci dice Alessandro Fonseca – si tratta di Cosimo Masini, direttore tecnico, e Maria Sole Zoli, responsabile della cantina. Con loro, fin da subito abbiamo individuato i filari con le esposizioni migliori per effettuare vendemmie parcellari. Ci sono tre vigne, proprio nel punto più alto del crinale, dalle quali otteniamo le uve per la Gran Selezione». La 2018 è stata un’annata fenologicamente piuttosto lunga: la primavera è stata piovosa, con il rischio che le vigne potessero essere attaccate da problemi fitosanitari. Ma un agosto caldo e un settembre stabile e ventilato, hanno riportato la situazione sotto controllo. La raccolta è terminata intorno alla seconda settimana di ottobre.

«Nel 2018 abbiamo inaugurato una parte della nuova cantina, ristrutturando dei vecchi edifici, senza aggiungere nessun volume. È stata quindi la prima annata lavorata nella nuova cantine dove abbiamo vasche di cemento crudo non vetrifi cato in cui effettuiamo fermentazione e macerazione». Il vino per la Gran Selezione matura per 20 mesi in botti di rovere di Slavonia per poi affinare per circa tre anni in bottiglia. Il risultato è un vino dal colore profondo e brillante, la cui gamma aromatica offre sfumature fl oreali di violetta, fruttate di frutti di bosco e ciliegia, speziate che ricordano la foglia di tabacco e la vaniglia. Teso, elegante, armonico al palato, rivela una trama tannica seducente e raffinata. Il tempo è il suo migliore alleato.

 

Tenuta Casenuove – Greve in Chianti (FI) – loc. S. Martino in Cecione, 39
055 852009 – tenuta-casenuove.com – FB: tenutacasenuove – IG: tenutacasenuove

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