Tenuta Casadei: intervista a Stefano Casadei
Ecosostenibilità, pratiche agronomiche di impronta biologica e biodinamica, filosofia Biointegrale. Rispetto della terra e della biodiversità, uno sguardo sempre puntato alla salubrità del suolo, delle piante e degli insetti. È su questi pilastri che si fonda il progetto vitivinicolo di Stefano Casadei e di Fred Cline, arrivato dalla lontana Sonoma Valley. Le loro vite si sono intrecciate a Suvereto agli inizi del 2000, nel terroir dell’Alta Maremma che hanno eletto unico e ideale per piantare vitigni internazionali capaci di esprimere tutto il carattere della varietà. È nata così Tenuta Casadei fino ad arrivare a essere la tenuta-giardino di oggi, dove la Natura è posta al centro e dove in ogni sua parte regna l’armonia.
Perché proprio Suvereto?
Il nostro progetto voleva essere di stampo internazionale, tra vitigni internazionali, in un contesto in cui “etica” ed “estetica” potevano convivere. Dopo una lunga ricerca abbiamo scelto questo luogo proprio perché qui le varietà internazionali si sposano perfettamente alla tipologia dei terreni ed al clima del territorio.
Quali sono le principali caratteristiche di questo territorio?
I terreni della Tenuta che coltiviamo con pratiche biodinamiche, essendo situati in due aree diverse, offrono caratteristiche distinte. A monte, le viti crescono in una terra color bronzo con riflessi violacei e bluastri, carica di ferro, manganese, magnesio e di tanti altri microelementi. Il clima mediterraneo, l’aria di mare, il calore del sole e l’armonia delle sostanze minerali creano un Terroir unico, capace di dar vita a vini sapidi, fini, fruttati. Qui abbiamo piantato il Cabernet Franc e il Petit Verdot, il Viognier. Più a valle invece ci sono i terreni alluvionali, più sciolti e perciò adatti alla produzione di raffinati Syrah e Cabernet Sauvignon.
Cosa significa Biointegrale? Quali sono gli obiettivi?
Biointegrale significa seguire una filosofia di vita e un nuovo concetto di agricoltura Etica. Nel 2013, insieme ad un comitato tecnico ed all’Università di Firenze abbiamo definito un vero e proprio decalogo con un piano programmatico, registrando il marchio Biointegrale. Il requisito essenziale è restituire l’agricoltura alla natura, tutelando la biodiversità delle forme di vita e fare del benessere della natura il fulcro di ogni scelta agricola e vitivinicola.
Quali sono i vantaggi di avere un socio americano?
Innanzitutto partirei dai vantaggi che si possono trarre dall’avere come socio una persona che condivide pienamente la tua filosofia ed i tuoi Valori. Siamo accomunati dallo stesso modo di interpretare il vino, lo stesso rispetto per la natura, lo stesso orgoglio per le nostre famiglie. Poi posso aggiungerle che, da sempre, italiani ed americani, insieme, hanno fatto grandi cose. Siamo consapevoli che proprio le nostre differenze culturali siano l’energia positiva di questo progetto.
I progetti futuri?
Tenuta Casadei è concepita come un luogo dove le persone possono venire quando vogliono, per godersi la natura, per trascorrere e condividere il proprio tempo in serenità. Vuole appunto essere uno spazio conviviale. Con questi presupposti, nella parte hospitality, lavoriamo sempre di più nell’organizzazione di eventi sia di carattere ludico, facendo rete con tutti gli attori dell’enoturismo del territorio sia di carattere culturale, coinvolgendo sociologi importanti, organizzando concerti di generi differenti, mostrando una totale apertura ad offrire i nostri spazi agli artisti contemporanei. Per quanto riguarda i nostri vini, possiamo svelare che a breve ci sarà l’uscita di un Viognier in purezza che andrà ad aggiungersi alla nostra linea dei Filari; in questo caso, per favorire la fermentazione spontanea,vabbiamo aggiunto al mosto circa il 15% di acino intero. Stiamo lavorando poi all’uscita di un nuovo vino in attesa della nuova denominazione Docg di Suvereto. Il nostro focus e lo sviluppo di tutte le nostre ricerche, comunque, hanno sempre il Cabernet Franc come protagonista. Con orgoglio possiamo dire che il nostro Filare 18 è davvero un’eccellente espressione di Cabernet Franc su quel territorio. Un vino molto longevo, potente e con una grande eleganza.
Tre aziende per un’unica Famiglia
Famiglia Casadei rappresenta tre progetti vitivinicoli differenti e tre realtà diverse, tutte a conduzione Biointegrale. A Tenuta Casadei di Suvereto, dove il focus è sugli internazionali e dove il Cabernet Franc fa da padrone, si aggiunge il Castello del Trebbio nel Chianti Rufina a rappresentare la tradizione e l’innovazione, incentrando la propria produzione sul Sangiovese e sulla sua valorizzazione. Chiude il cerchio l’affascinante azienda sarda Olianas, dedicata ai vitigni autoctoni, a partire dal Cannonau. Le tre realtà di Famiglia Casadei sono accomunate dalle Anfore in terracotta, materiale naturale per eccellenza utilizzato per la caratterizzazione dei vini in tutte le Tenute.
Tenuta Casadei - Suvereto (LI) – loc. San Rocco - 0565 1933605 - tenutacasadei.it