Cantina Guido F. Fendi: passione per la Maremma e il vino

Guido F. Fendi. storia della cantina e vini prodotti

Ha appena cinque anni, ma l’azienda Guido F. Fendi sembra proprio esser partita col piede giusto. D’altronde, quando una cantina nasce grazie a un mix di passione, scelte imprenditoriali mirate e un territorio vitivinicolo d’eccezione, le premesse per un buon inizio ci sono eccome. La cantina Guido F. Fendi nasce ufficialmente nel 2018 nella Maremma Toscana e la prima cosa che viene da raccontare è proprio la passione di Guido F. Fendi per questo bellissimo territorio: un luogo che ha visitato fin da giovane e sempre ammirato per la sua natura selvaggia. Una passione che lo ha portato anche a scegliere dove far nascere la sua cantina: torniamo indietro al 2000 per raccontare i primi passi di Guido nella realizzazione del progetto. Prima di tutto ha trovato la terra, nel cuore della Maremma, vicino Manciano; qui ha iniziato a immaginare e disegnare il tutto seguendo la sua visione. La composizione unica del terreno, costituito da più strati di roccia e argilla, e la vicinanza del mare – che influenza gli aromi e salinità dei vini – sono state le due peculiarità che hanno convinto il fondatore ad andare avanti nella progettualità.

Giulia Formilli Fendi insieme al padre Guido che ha dato vita al progetto

«Le fondamenta del progetto erano basate sul preservare e prendersi cura della natura, mostrando un approccio olistico alla terra e concentrarsi sulla qualità come motore principale per raggiungere il prodotto finale – ci dice Giulia Formilli, figlia di Guido – Il primo vino che abbiamo imbottigliato è stato un Sangiovese, l'unico vitigno che avevamo all'epoca ed è stato pensato per amici e parenti, incapsula le nostre origini, e così è stata creata la nostra prima etichetta: Idillio Maremmano. Dopo questo primo traguardo abbiamo iniziato a piantare altre varietà e nel 2018 nasce ufficialmente l’azienda Guido F. Fendi, sotto la guida dell’enologo Andrea Pala, che è stato accolto come parte della nostra famiglia e azienda e da allora ha condiviso i nostri valori e la nostra visione. Siamo una realtà a conduzione familiare – spiega Giulia – e, come tale, adottiamo gli stessi principi con il quale siamo stati cresciuti nella nostra vita quotidiana».

Vista sulla vigna della cantina di Manciano: «Le fondamenta del progetto erano basate sul preservare e prendersi cura della natura»

Attualmente Giulia è occupata a tempo pieno nell’impresa e ritroviamo in lei tutta la passione da cui è partito suo padre. Ci parla dell’azienda e dei progetti e nei suoi occhi traspare la voglia di fare, di costruire. Il vino come simbolo di un territorio, come segno di cultura, come valore della tradizione, non solo come un qualcosa di buono per il palato: «Dopo qualche anno in cui mi occupavo degli aspetti di marketing e branding, sono arrivata a gestire, insieme a mio padre, l'intero progetto. Ad oggi abbiamo un portfolio di 9 etichette che ci hanno dato grandi soddisfazioni, stiamo costruendo la cantina che sarà realizzata sottoterra con un impatto minimo e la sala degustazione che sorveglierà i vigneti. Il completamento di entrambe avverrà a maggio 2024 e segnerà un altro passo importante nel nostro percorso di crescita».

Giulia sa benissimo che la strada da percorrere è lunga anche perché gli obiettivi da raggiungere sono importanti e ambiziosi. «Siamo un’azienda vinicola giovane e moderna e abbiamo le idee chiare sul futuro – sorride Giulia – Vogliamo crescere e migliorare il più possibile, anno dopo anno, a partire dalla vigna e dalla cantina per arrivare al marketing, alla comunicazione e alla commercializzazione delle nostre etichette. Lo facciamo tenendo d'occhio l'innovazione tecnica e allo stesso tempo mantenendo saldi i valori nel rispetto delle tradizioni della nostra terra».

Guido F. Fendi. I Vermentino premiati su Vini d'Italia 2023 di Gambero Rosso

Anche sulla Guida Vini d’Italia di Gambero Rosso la partenza avviene nel modo giusto. Due i vini presentati ed entrambi vengono valutati egregiamente. Parliamo di due bianchi, entrambi da uve vermentino. Il primo è il Maremma Toscana Vermentino Chicca frutto dell’annata 2020 e ha ottenuto i Due Bicchieri Rossi. Il vino arriva senza problemi alle finali dei Tre Bicchieri forte di una complessità e di una persistenza da manuale che si manifesta al naso per dei profumi di frutta gialla, mandorla, erbe aromatiche, mentre in bocca è sapido, fresco, profondo e molto pulito. Gioca più sull’immediatezza il Maremma Toscana Vermentino Burattini, stessa annata (Due Bicchieri). Agrumato, floreale, dal tocco lievemente speziato al naso, ha bocca scorrevole, precisa e dal finale leggermente amaricante.

Guido F. Fendi – Manciano (GR) – fraz. La Sgrilla – loc. Pian di Macchia – 06 68801183 – guidoffendi.com