È tonda, gentile e delle Langhe la più famosa nocciola del mondo

5 Ott 2023, 14:51 | a cura di
La Nocciola Piemonte IGP delle Langhe è considerata la più aromatica del mondo, grazie a un mix alchemico di elementi che contraddistinguei noccioleti lungo i crinali delle colline del basso Piemonte.

Sono le condizioni climatiche a rendere il Piemonte, e più precisamente un areale stretto tra le colline delle Langhe, del Roero e del Monferrato, una terra ad alta vocazione corilicola. Un’attitudine nota già alla fine del ‘800 quando l’arrivo della fillossera e della peronospora non lasciarono scampo ai vigneti tanto diffusi in questo angolo d’Italia che rinacque grazie all’agronomo Emanuele Ferraris che puntò sulla maggior produttività e la miglior resistenza ai parassiti dell’albero del nocciolo.

La Nocciola Piemonte IGP delle Langhe. Perché è chiamata tonda e gentile?

È chiamata tonda, per la sua forma sferoidale, gentile, per il suo essere domestica e “non selvatica”, e trilobata, ossia con un guscio caratterizzato dalla forma convessa e dalla presenza dei tre lobi, la cultivar della Nocciola Piemonte che ha ottenuto la denominazione IGP già nel 1993. Ma bisogna salire diverse centinaia di metri sopra il livello del mare e arrivare dove sfumano gli ultimi vigneti e inizia un labirinto di salite e di calanchi punteggiati da macchie boschive per giungere nella zona dove la coltivazione delle nocciole trova la sua massima espressione: l’Alta Langa. Questo triangolo di terra custodisce 57 comuni arroccati sulle sue colline che sono gli unici a poter attribuire alla propria produzione corilicola l’ulteriore specifica “delle Langhe” all’indicazione dell’IGP, una denominazione identificativa del cru approvata nel 2019 per valorizzare l’esclusività della provenienza geografica. In quest’areale è la composizione organica dei terreni, la giusta esposizione al sole e l’altitudine che arriva anche a 700 metri a creare un microclima che rende straordinarie “le nocciole di collina”, attribuendogli decise note floreali e di miele, aromi fruttati e profumi speziati, che vanno a comporre un bouquet ricco, ampio, complesso.

Nocciola Piemonte IGP delle Langhe 2

Genesi della migliore al mondo

Borghi fermi nel tempo, vigneti a perdita d’occhio e righe di ordinati filari disegnano i paesaggi delle colline centrali del Piemonte, dall’eccezionale bellezza e cultura e per questo inseriti dall’UNESCO nella lista dei beni del Patrimonio dell’Umanità. Qui l’elemento umano, spesso prevalente, ha saputo rispettare la vocazione naturale dei terreni che tuttora ospitano un’agricoltura di qualità. In questo contesto si inserisce il nocciolo, un'eccellenza italiana (di cui il Piemonte è, dopo il Lazio e la Campania, la terza regione per produzione) che comincia dalla terra e passa attraverso tecniche che, coniugando produttività e sostenibilità, hanno permesso al noccioleto di diventare produttivo già al terzo anno dall'impianto, di giungere a maturità al settimo e di durare anche diversi decenni. La raccolta delle nocciole inizia a metà di agosto, quando i frutti cadono dall'albero. È solo allora che il grado di maturazione è quello giusto e si può procedere con la raccolta.

Una pasta da medaglia d’oro

Ed è proprio la IGP delle Langhe ad essere l’ingrediente segreto, di non semplice reperibilità, dei prodotti a base nocciola a marchio Agrimontana. “Pura o in pasta, la nocciola è una referenza che trattiamo dall’inizio degli anni ’80, un prodotto bandiera della nostra regione sempre più richiesto, un frutto che rende omaggio alle nostre origini territoriali entrato in gamma per volontà del fondatore della nostra azienda e fine gourmet, Cesare Bardini”, spiega Luigi Bardini, Direttore Generale dell’azienda piemontese da oltre 50 anni leader nella lavorazione della frutta. “Abbiamo selezionato esclusivamente le nocciole che crescono sul sistema collinare dell’Alta Langa, su quei filari storicamente impiantati dai viticoltori per delimitare e ombreggiare i loro terreni coltivati a vigna. Il risultato è un prodotto lavorato secondo i noti parametri Agrimontana, del rispetto degli ingredienti e della loro naturalità, che, per scelte sia salutistiche che sensoriali, non viene abbinato a grassi tropicali. Il gusto rotondo e armonico della nostra pasta nocciola, che si è guadagnata la medaglia d’Oro attribuitole dall’AMPI (Accademia maestri pasticceri italiani), si esprime perfettamente in pasticceria, m a dà il meglio di sé se declinata in chiave gelato”.

L’azienda Agrimontana è d'altronde da sempre molto attenta a tutti i passaggi della filiera, a partire dalla selezione delle migliori materie prime. “Nonostante la nocciola Piemonte IGP costituisca una vera eccellenza abbiamo deciso di lavorare un prodotto ancor più esclusivo di cui possiamo disporre grazie al rapporto privilegiato instaurato con i produttori locali” aggiunge Chiara Bardini, General Manager Agrimontana. “È soprattutto la tostatura a personalizzare le nostre paste che vengono lavorate seguendo le specificità di ogni lotto. I gelatieri che le scelgono restano sorpresi dal valore di frutti che lavoriamo in purezza e dalla qualità del prodotto garantita dai controlli continui che avvengono durante tutte le fasi della lavorazione”.

Agrimontana
Borgo San Dalmazzo (CN) – Localita Ponte Della Sale, 185 – via Camillo Benso Conte di Cavour - 0171 261157
agrimontana.it
Linkedin: azienda-agrimontana-s-p-a- - FB: Agrimontana – Instagram: agrimontana

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