A ridosso della vendemmia 2024, quindi in tempo utile per le imprese del distretto, la Doc Rosso di Montalcino ottiene il via libera definitivo della Regione Toscana all'ampliamento delle superfici rivendicabili. Beneficiarie del provvedimento, firmato il 3 settembre dagli uffici regionali, sono 271 aziende per un totale di 352 ettari di superficie, per un incremento di circa il 65 per cento.
Rosso di Montalcino verso 6,5 milioni di bottiglie
Il Consorzio del Brunello di Montalcino aveva presentato alla Regione una proposta di allargamento della superficie rivendicabile lo scorso aprile. Gli ettari si andranno ad aggiungere ai 526 esistenti. Nel 1999, ne furono assegnati 150 e nel 2007 la provincia di Siena ne assegnò altri 300. Nel concreto, secondo l'ente di tutela ilcinese, la produzione annua di bottiglie dovrebbe incrementare di 3 milioni di pezzi, rispetto agli attuali 3,6 milioni prodotti in media negli ultimi cinque anni, per un totale di oltre 6,5 milioni di bottiglie. La Doc è in netta crescita, con richieste che arrivano in particolare dagli Stati Uniti. Il Consorzio sta investendo sulla tipologia, considerata un fratello minore del blasonato Brunello, e ha creato un evento ad hoc (Red Montalcino) che lo scorso giugno ha festeggiato la terza edizione.
Non saranno ampliati gli impianti
L'ampliamento, come si sottolinea dal Consorzio, non comporterà l’impianto di nuove vigne in quanto gli ettari aggiuntivi rivendicabili sono già parte delle mappe del territorio, come quota di vigneti coltivati a Sangiovese ma non ancora compresi negli albi contingentati. «Da oggi - è il commento del presidente Fabrizio Bindocci - la nostra denominazione del Rosso di Montalcino sarà più forte e in grado di rispondere alla domanda sui diversi mercati». L'ampliamento delle superfici è stato concesso secondo precise aliquote percentuali, basate sui dati Artea risultanti dalle autorizzazioni di nuovi impianti e dei reimpianti al 31 luglio del 2023. Lo schema era stato approvato a gennaio scorso dall'assemblea dei soci del Consorzio. E punta a stimolare la crescita soprattutto delle piccole cantine (sotto i 10 ettari) che attualmente sono in netta maggioranza.
Un importante segnale ai mercati
«Un atto importante di pianificazione produttiva», secondo il governatore regionale Eugenio Giani. Mentre la vice presidente e assessora regionale all'Agroalimentare, Stefania Saccardi, sottolinea l'importanza di aver dato certezza sia alle aziende sia agli organismi di controllo, ma anche un segnale importante ai mercati «in un momento assai delicato per il mondo del vino - ha rimarcato l'assessora - che vede qualche ombra all’orizzonte a livello mondiale, ma che non sembra impensierire i produttori toscani, in particolare in quest’annata che si preannuncia di tutt’altro tenore rispetto a quella passata».