LโItalia non รจ solo leader nella produzione vitivinicola, ma anche in quella della tecnologia applicata allโenologia e a tutto il settore delle bevande. In 9 cantine su 10 in tutto il mondo sono presenti macchine o componenti progettati e realizzati nel Belpaese. Il comparto vale secondo le stime dellโOsservatorio del vino Uiv circa 5 miliardi di euro lโanno (3 per la sola filiera del vino) con una bilancia commerciale attiva di 2,2 miliardi di euro. ยซUn comparto spesso trascurato nelle analisi di settore, che tuttavia rappresenta un asset importante e cruciale per lโindotto dellโintero sistema vino che, sappiamo, vive una congiuntura complessaยป, sottolinea il segretario generale di Unione italiana vini Paolo Castelletti.
Quasi la metร della tecnologia va allโestero
Secondo un sondaggio realizzato dallโOsservatorio su un panel rappresentativo del settore (oltre 1 miliardo il fatturato aggregato) in occasione della 30esima edizione del Simei (12-15 novembre), la propensione allโexport รจ del 46%, con una presenza capillare sulle piazze in tutti i continenti e, in particolare, tra i principali produttori mondiali di vino e bevande. Tra le destinazioni piรน frequenti dellโexport per gli intervistati, le grandi piazze Ue โ in ordine Francia, Germania, Spagna e Est Europa โ e gli Stati Uniti.
Fatturato atteso in calo del 4%
Il 61% del comparto si aspetta di chiudere lโanno in contrazione e con un calo del fatturato stimato attorno al 4%, mentre sono rispettivamente il 25% e il 14% quelli che prevedono un 2024 in linea o in crescita rispetto al 2023. Per Marzio Dal Cin, presidente di Anformape (Associazione nazionale fornitori macchine accessori e prodotti per l'enologia): ยซLโItalia vanta la leadership globale per lโimpiantistica, un primato importante trainato anche dal balzo degli Stati Uniti negli ultimi anni. Chiaramente il contesto economico, con il rallentamento dei mercati, e quello politico internazionale, considerato lโeffetto che la nuova presidenza Usa puรฒ avere sulla politica commerciale americana, si riflettono anche sullโandamento di questo comparto, che โ conclude Dal Cin โ inizia ad esprimere qualche preoccupazioneยป.
In particolare, coerentemente con la dinamica del mercato, a destare maggiore attenzione รจ proprio il settore vino, da cui per questโanno รจ attesa una riduzione della domanda da parte dellโ85% degli intervistati, a fronte di un 2% di ottimisti che segnalano una crescita e un 13% che la valuta stabile. Sempre incerte, ma sicuramente piรน positive, le previsioni per birra (stabile per il 50% dei rispondenti e in contrazione per il 43%), spirits (in contrazione per il 41% e stabile per il 33%, ma visti in crescita dal 27%) e olio (stabile per il 53% e in contrazione per il 38%).