"La ripresa del vino? Tra 2026 e 2027 ma solo con l'inflazione sotto controllo". Parla il professor Jean-Marie Cardebat

20 Mar 2025, 15:37 | a cura di
Omnicanalità, governance solida, differenziazione distributiva sono alcune delle caratteristiche per un nuovo modello vitivinicolo

Mantenendo l'inflazione sotto controllo, il settore vitivinicolo potrebbe svoltare nel 2026 e tornare a crescere in maniera sostenuta nel 2027. Parola di Jean-Marie Cardebat, docente di Economia all'Università di Bordeaux, intervenuto a Milano alla presentazione dello studio su Resilienza e preparazione al prossimo ciclo di consumo globale di vino. Masi: un caso di studio originale, realizzato assieme al professor Davide Gaeta, docente di Economia dell'impresa vitivinicola e dei mercati agroalimentari all'Università di Verona. In una fase di flessione, come quella vissuta dal settore vitivinicolo, occorre prepararsi al prossimo ciclo di crescita dei consumi (strategia anticiclica). Ed è, quindi, indispensabile investire in ciò che potrebbe costituire la base di quello nuovo.

Nuovo modello di resilienza

La possibilità che il sistema vino riparta è legata, da un lato, all'andamento ciclico dell'economia e a una stabilità dell'indice dei prezzi e, dall'altro, alla presenza di alcuni fattori chiave di resilienza che potranno consentire alle imprese di consolidare la crescita e reggere ai cambiamenti sui mercati internazionali. Tra questi, un modello organizzativo strutturato e una governance solida, strategie mirate di diversificazione del portafoglio prodotti, una segmentazione della distribuzione. In questo senso, il caso Masi Agricola (analizzato specificatamente nello studio) in quanto fondato sull'omnicanalità comunicativa e distributiva può essere preso come esempio concreto di resilienza economica. «In Masi - ha spiegato il ceo Federico Girotto - cerchiamo di incrementare la resilienza in diversi modi, ma soprattutto rafforzando i processi strategici di identificazione, analisi e mitigazione dei rischi, non distogliendo mai l’attenzione dal brand. Negli anni, abbiamo attivato diverse leve strategiche che ci hanno permesso di rispondere in anticipo all’evoluzione dei cicli economici, trasformando le sfide in opportunità».

da sx Sandro Boscaini, Davide Gaeta, Jean-Marie Cardebat, Federico Girotto

Bisogna cambiare strategia e presupposti

La ripresa, secondo il professor Cardebat, non sarà una semplice ripetizione del passato: «La sociologia del consumo è cambiata - ha dichiarato nel suo intervento - e il prossimo ciclo vedrà protagonisti nuovi trend e consumatori. La premiumisation resta una tendenza chiave, con un crescente spostamento della domanda verso la ricerca di qualità e verso segmenti di alto valore». Quali sono allora i suggerimenti per le imprese? In un tale scenario, è «indispensabile investire in anticipo su ciò che potrebbe costituire la base del nuovo ciclo di crescita», rafforzando i marchi e valorizzando esperienze di consumo come l’enoturismo, stimato oltre i 50 miliardi di dollari per il 2025». Gli equilibri globali potrebbero essere ridefiniti dai mercati emergenti, con un «interesse in aumento per i vini rossi». Insomma, il settore vitivinicolo deve «anticipare i trend», suggerisce Cardebat, per adottare le corrette strategie. L'errore strategico classico, da non fare, è prendere decisioni procicliche (che accentuano il calo dei consumi), mentre bisognerebbe prendere decisioni che cercano di invertire la tendenza.

I fattori chiave per le imprese

Lo studio, come ha sottolineato Davide Gaeta, ha individuato alcuni fattori chiave di resilienza: una governance solida per crescere e continuare a innovarsi; la gestione trasparente delle informazioni e l'apertura del capitale a terzi; strategie mirate di acquisizione e diversificazione del portafoglio prodotti; un approccio flessibile, nell’approvvigionamento delle uve e nell’ampiezza della gamma prodotti; una distribuzione segmentata e una presenza ponderata e diversificata sui mercati internazionali per «mitigare i rischi e cogliere opportunità di sviluppo». Altri elementi sono l’attenzione all'identità aziendale, il marketing strategico e l’innovazione orientata alla sostenibilità.

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