Dalle produttrici delle Langhe alle donne dell'Afghanistan: il vino come simbolo di resistenza

13 Mar 2025, 13:24 | a cura di
Da giugno una mostra fotografica aprirà una finestra sul tema della discriminazione femminile: 23 cantine insieme per sostenere il progetto R-Women

Dalle colline delle Langhe all’Afghanistan: 23 cantine al femminile si uniscono per sostenere R-Women, il progetto dell'associazione culturale sapori reclusi che, attraverso la fotografia, racconta la resilienza e la forza delle donne afghane. Un viaggio nelle loro vite e una riflessione più ampia sulla discriminazione femminile nel mondo: da Jamila che beve the verde nel centro di un negozio antico a Chicken Street (in foto) immortalata da Fatimah Hossaini alla ragazza in vendita al primo offerente (il padre chiede 11.000 AFN, ovvero 138 euro) ritratta da Mahshad Jalalian in mezzo alla folla.
In totale sono 60 le immagini che dal 7 giugno saranno esposte alla sede centrale della Banca d'Alba ad Alba, in un percorso curato dai fotografi Davide Dutto e Manoocher Deghati, che mette insieme dodici fotografi internazionali, tra cui il vincitore del Premio Pulitzer Massoud Hosseini.
Così il vino diventa simbolo di resistenza e sorellanza: un messaggio che risuonerà forte anche tra gli stand di Vinitaly dove le cantine in questione (da Domenico Clerico a Tenuta Carretta passando per Anna Maria Abbona, solo per citarne alcune) saranno presenti con i loro vini, perché il tema della sostenibilità e del valore umano nella produzione vitivinicola è sempre più centrale.

 

foto di Fatimah Hossaini

 

 

 

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