Nelle cantine italiane c'è ancora l'equivalente di un'intera annata da smaltire

21 Nov 2024, 11:41 | a cura di
Il periodo vendemmiale fa salire i volumi di mosti e vini nuovi. In eccesso gli stock di vini rossi secondo il report di Cantina Italia

Giacenze di vini Dop ancora stabili al 31 ottobre 2024 rispetto a un anno prima. Nelle cantine italiane, ce ne sono 23,4 milioni di ettolitri, suddivise tra rossi (-6,9% a 11,4 mln/hl), bianchi (+5,4% a 11,3 mln/hl) e rosati (0,7 mln/hl e +42,6%). A queste si aggiungono i vini Igp, in calo del 7,4% a 10,7 mln/hl e i vini da tavola, che diminuiscono del 13,5%, a 7,5 mln di ettolitri. La voce vino nel suo complesso, secondo i dati di Cantina Italia, perde il 3,5% dei volumi e scende a 42,3 mln di ettolitri. A questa voce, vanno aggiunte quella dei mosti, pari a 13,34 mln/hl (-1,4%) e quella dei vini nuovi ancora in fermentazione (vnaif), prodotto della vendemmia 2024 (13,45 mln/hl e +10,9%).

Stoccaggio - export - Bottiglie sfuso - Foto di Ognjen Odobasic da Pixabay

In stock c'è molto più di un'annata

Nella pancia dell'Italia, a chiusura della fase di raccolta, c'è molto più che l'equivalente di una intera annata. Se, pertanto, i flussi di export stanno in qualche modo dando qualche segno di ripresa, come emerge dagli ultimi dati Istat di agosto, dopo un 2023 difficile sia sul fronte produttivo sia su quello dei mercati, resta ancora viva l'incognita sui consumi interni e in particolare di quelli legati alle tipologie rosse in bottiglia. Passando al confronto delle giacenze di ottobre 2024, rispetto al precedente mese di settembre, aumentano sensibilmente i quantitativi di vino presenti nei 22.930 registri telematici delle imprese (che valgono circa il 95% di vini e mosti detenuti in Italia, secondo il report curato dall'Icqrf). Se si va nel dettaglio, le giacenze dei vini Dop incrementano del 15,2%, con i bianchi a +35% e i rossi a +1 per cento. Se si guardano gli Igp, il +22% complessivo vede i bianchi in giacenza a +51% e i rossi Dop a +8,8 per cento nel giro di un mese. Per effetto del periodo vendemmiale, dei vini da tavola è in doppia cifra (+29,4%) così come per i mosti (+62%) e i vnaif (+293%), a riprova di un raccolto migliore nelle quantità di quello del 2023.

La classifica delle Dop e delle Igp

Con quasi 4 milioni di ettolitri in giacenza, la Dop Prosecco guida la classifica, seguita da due Igp come Puglia (1,57 mln/hl) e Toscana (1,24 mln/hl) e dalla Doc Sicilia (1,12 mln/hl). A seguire, Igp Rubicone (1,1 mln/hl), Dop Delle Venezie (1,09 mln/hl), e tre Igp: Salento (1,06 mln/hl), Terre Siciliane (1 mln/hl) e Veneto (0,95 mln/hl). Decima denominazione è il Chianti, poi altre Dop come Montepulciano d'Abruzzo (0,85 mln/hl), Conegliano Valdobbiadene, Chianti Classico (0,64 mln/hl), Valpolicella, Franciacorta, Primitivo di Manduria, Trentino, Barolo (0,49 mln/hl).

La geografia delle giacenze

La geografia delle giacenze dice Nord-Est. Il 59% del vino in stock in Italia è complessivamente nelle regioni del nord, ma il Veneto è a 24,5%, per il contributo delle province di Treviso (10,4%) e Verona (8,4%). I vini nuovi ancora in fermentazione sono prevalentemente nelle cantine del nord Italia (64,5%) poi Sud (14,4%), Centro (10,9%) e isole (10,2%). La maggior parte dei 13,5 milioni di ettolitri di mosti italiani è detenuto nel nord (49,1%) e nel sud (35,5%). Due regioni detengono il 57,1% dei mosti: la Puglia (30,5%) e l'Emilia-Romagna (26,6 per cento).

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