Buone notizie per le giacenze di vino: gli stock in cantina tornano sotto la soglia dei 50 milioni di ettolitri

30 Mag 2024, 17:01 | a cura di
Il report Icqrf di aprile 2024 vede in calo tutte le categorie, soprattutto Igp e vini da tavola. I rossi Dop rappresentano la gran parte dei volumi stoccati in Italia, soprattutto in Veneto. Ecco la top 10 delle Dop e Igp

Gli stock di vino italiano tornano sotto la soglia dei 50 milioni di ettolitri. Al 30 aprile scorso, un calo del 6,2 per cento rispetto al mese di marzo ha portato i livelli a 49,9 mln di ettolitri, che equivale all'11,8 per cento in meno in confronto ai livelli di un anno fa. Nelle cantine italiane, pertanto, ci sono oltre 6,6 milioni di ettolitri di vino in meno. Il dato di Cantina Italia (report dell'Icqrf, l'Ispettorato della repressione frodi del Masaf) registra una marcata diminuzione dei mosti, a 4 milioni di ettolitri, ovvero il 27,9 per cento su aprile 2023 e l'8,9% in meno su marzo 2024. Il quadro è principalmente collegato all'effetto di una annata scarsa come la 2023.

Dai vini Dop ai mosti, in calo tutte le categorie

Tutte le categorie di vino sono in netto calo su base annua. Rispetto ad aprile 2023, le giacenze registrano una diminuzione del 6 per cento per i vini Dop, del 15,9% per i vini Igp, del 21,5% per i vini da tavola. Tra i prodotti Dop, le tipologie bianche segnano -5 per cento(13,2 mln/hl) mentre i rossi il -7,2 per cento (13,7 mln/hl); stabili i rosati a 856mila ettolitri. I vini rossi Dop rappresentano la fetta più importante dei vini in stock. Tra i vini Igp, sempre su base annua, i volumi dei bianchi risultano in diminuzione del 14,8% mentre i rossi del 16,8 per cento.

In Veneto i maggiori quantitativi in giacenza

export vino - barrique - mercato - esportazioni

export vino - barrique - mercato - esportazioni- foto Pixabay

Il 59,2 per cento delle giacenze è riferibile alle regioni del Nord Italia, prevalentemente nel Veneto (province di Verona e Treviso). Il 55,6 per cento del vino detenuto è a Dop, il 25,7% a Igp, mentre i vini varietali costituiscono appena l’1,3% del totale. Il 17,4% è rappresentato dai vini comuni. La maggior parte dei 4,1 milioni di ettolitri di mosti italiani è detenuto nelle regioni del nord (55,3%) e del sud (33,8%). Due regioni detengono il 57,6% dei mosti: sono la Puglia (31,9%) e l’Emilia-Romagna (25,7 per cento). Per quanto riguarda i vini Dop e Igp, i quantitativi sono detenuti maggiormente in Veneto (28,8%), Toscana (11,8%), Puglia (9,9%), Piemonte (8,2%) ed Emilia Romagna (7,7 per cento).

Il podio: Prosecco Doc, Puglia Igp e Toscana Igp

Analizzando i vini a indicazione geografica, troviamo Prosecco Doc (5 mln/hl), Puglia Igp (1,9 mln/hl), Toscana Igp (1,42 mln/hl), Salento Igp (1,39 mln/hl) e Doc Sicilia (1,32 mln/hl) come prime cinque denominazioni stoccate nelle cantine italiane, secondo il report Icqrf. Considerando i vini comuni, i maggiori quantitativi si trovano soprattutto in Emilia Romagna (oltre il 25%), Puglia (15,3%) e Veneto (14,7 per cento). Da segnalare la perdita di posizioni nella classifica delle giacenze per Salento Igp e Doc Sicilia, unita all'uscita della Igp Terre Siciliane dalle prime dieci posizioni, a testimonianza di una raccolta 2023 nettamente al di sotto delle medie storiche.

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