La fotografia come provocazione. Addio a Oliviero Toscani

16 Gen 2025, 19:00 | a cura di
Con il suo obiettivo raccontava la realtà guardandola dritta in faccia. Produttore di vino, per il Gambero Rosso ritrasse i migliori vignaioli della guida Vini d'Italia 2014

Non era un personaggio comodo Oliviero Toscani (scomparso a 82 anni lo scorso 13 gennaio) Le sue campagne fotografiche potevano piacere o meno, ma mai lasciare indifferenti. Il suo obiettivo non faceva sconti a nessuno.

Gli scatti che 12 anni fa realizzò per il Gambero Rosso sono dritti, ficcanti e prive di fronzoli. Ci sono i 9 vignaioli, premiati dalla guida Vini d’Italia 2014, con le loro creature, i vini. Via sfondi, orpelli, oggetti di scena. Protagonista è il rapporto unico che si crea tra l’uomo e il suo prodotto. Qualcosa che lo stesso Toscani conosceva bene, visto che dagli anni '70 viveva in una tenuta in Toscana dove produceva anche olio e vino.

Il backstage di quella campagna (come si vede dalla foto scattata da Luca Dammicco) ci racconta, invece, il suo rapporto anche fisico con i suoi soggetti: a chi aggiustava una posa, a chi il modo di tenere la bottiglia, a chi lo sguardo. Un po’ come faceva con la vita, che aggiustava un po’ per trarne solo l’essenza.

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