Per fornire un quadro della situazione di mercato dei Brunello di Montalcino di sette produttori solo saltuariamente presenti alle aste, sulla tabella qui in basso compaiono i 16 confronti piรน significativi dei 20 registrati tra le loro quotazioni di questโanno e quelle del 2023. Sono quasi tutte allโinsegna del ribasso, comโera prevedibile. Il piรน cospicuo รจ il meno 15% del Sugarille 2916, piรน prevedibile degli altri perchรฉ il produttore รจ Gaja, e a essere colpiti dai cali piรน consistenti sono i vignaioli famosi, sulle cui bottiglie รจ piรน facile si sia sviluppata la speculazione.
I principali cali
Difatti, hanno perso poco piรน del 6% i quattro millesimi del Brunello Madonna delle Grazie (tre in tabella) prodotti dal Marroneto, storica tenuta acquistata nel 1974 da Giuseppe Mori e gestita da suo figlio Alessandro, diventato vignaiolo per passione abbandonando la carriera di avvocato. Quasi coetanea รจ Cerbaiona, fondata nel 1977 da un ex-pilota di aerei, Diego Molinari, che le diede il nome del comprensorio. La quotazione delle cinque annate del suo Brunello (quattro in tabella) รจ diminuita di poco meno del 6% anche se Cerbaiona รจ stata ceduta nel 2015 a un americano, Gary Rieschel.
Ecco chi guadagna terreno
Contrastano con tutti questi cali le quattro annate (tre in tabella) di Brunello e di Madonna del Piano, le cui quotazioni sono aumentate di quasi il 10%: eppure sono della Valdicava, storica azienda della famiglia Abruzzese, presente sul mercato fin dal 1953. Quasi il 2% hanno guadagnato infine sia i Brunello di Salvioni sia quelli di Fuligni e il 4% il 2016 Riserva del Canalicchio di Sopra.