L'ondata di ribassi nelle aste vitivinicole non risparmia il celebre Ornellaia. Ma c'è una ragione

16 Gen 2025, 13:38 | a cura di
Il grande rosso toscano "nato con la camicia" ha perso il 19% nell'ultimo biennio: quotazioni medie scese da 308 euro a bottiglia a 245 euro

Nella tabella di questa settimana, si confrontano le quotazioni ottenute alle aste del 2023 e del 2024 dalle bottiglie di Ornellaia delle annate che vanno dal 1988 al 2005. Perché è stato scelto questo ciclo di annate? Perché è quello in cui questo eccezionale SuperTuscan ha vissuto la prima delle sue due esistenze. L’Ornellaia è, infatti, un vino creato dal marchese Lodovico Antinori con le uve raccolte nella Tenuta da lui fondata nel 1981 a Bolgheri, dove aveva individuato con l’aiuto del più grande grande enologo americano, André Tchelistcheff, di origine russa, una nicchia di straordinaria vocazione enologica, benedetta da un clima fortunato.

Nato con la camicia

Se fosse una creatura umana, si potrebbe dire che l’Ornellaia è un vino nato con la camicia, perché in una situazione già così privilegiata fece il suo esordio con la vendemmia del 1985, una delle migliori del secolo scorso. Ma Lodovico Antinori, nel 2002, cedette la Tenuta all’italo-americano Robert Mondavi, già suo partner al 20%, e questi volle al suo fianco al 50% i Marchesi Frescobaldi, che tre anni dopo acquisirono al completo la proprietà. Cosicché, dal 2006 l’Ornellaia vive un’esistenza completamente diversa.

Il colpo alle bottiglie del primo ciclo

Forse è per questo che le bottiglie del suo primo ciclo di vita sono state investite dall’ondata di ribasso con grande violenza, tant’è che hanno perso il 19% del valore che avevano nel 2023. L’entità di questo calo è espressa con maggiore evidenza dalla riduzione del prezzo medio delle bottiglie, che da 308 è precipitato a 245 euro.

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