Frequentata a qualsiasi ora del giorno e della sera, anche grazie alla vicinanza con il lungomare, è un locale moderno che sintetizza una cultura gastronomica marinara e di montagna, quella delle vicine Madonie. Salvatore La Martina, pizzaiolo, riprende i protocolli della tradizione romana e napoletana, elaborandoli personalmente. Due gli impasti, un Classico e uno per la pizza in pala. Si comincia con un misto caldo di panelle e crocchè o con una bruschetta al pomodoro con il pane fatto in casa. Intenso lo Sfincionello, con pomodoro pelato biologico, fiordilatte, acciughe sott'olio di Cefalù, cipolla rossa, pecorino delle Madonie, mollica e origano locale; ben bilanciata a Crudaiola, con pomodoro pelato, fiordilatte, rucola, crudo di Parma Dop e scaglie di Parmigiano Reggiano Dop 14 mesi; un omaggio ai gusti delicati la Salinelle, con baccalà mantecato, olive taggiasche Dop e datterino rosso fresco. Tra le pizze in pala, l'Imera, con spuma di burrata pugliese, filetti di tonno di propria produzione, datterino giallo, zeste di limone, semi di papavero e olio EVO biologico. Cantina ben assortita.