Sicuramente uno dei ristoranti più interessanti nel panorama cittadino, nato e sviluppato secondo un pensiero innovativo: ne è il principale esempio, da tre anni, il laboratorio interno sulle fermentazioni che consente di offrire otto kombucha a rotazione in una produzione di trenta come di usare il proprio aceto o il proprio miso. Vincenzo Petrucci, promosso chef dopo essere stato il secondo' in cucina, prosegue sulla rotta intrapresa dall'apertura e quindi affida al degustazione Metamorfosi il compito di raccontare il pensiero del patron. Ma si può scegliere anche da una bella carta: coscia di coniglio, spuma alla cacciatora, jus al levistico, crumble ai funghi porcini; tortelli alle erbette, riduzione di Recioto rosso, spuma al gorgonzola, noci pecan; Cavolfiore affumicato al rosmarino, salsa sambal. La carta dei vini punta a sorprendere e spesso ci riesce.