È Marco Zambon la mente appassionata che - in questa notissima zona di Venezia - ha voluto affiancare alla qualità del ristorante anche un'offerta di pizzeria in linea con la sua filosofia fatta di originalità e cura, attenzione agli ingredienti, rinunciando alle pizze tradizionali. Né Margherita né Marinara, dunque ma (con continui riferimenti al territorio anche nei nomi) la Dogaressa (pomodoro San Marzano Dop, fiordilatte di Agerola in cottura, bocconcini di bufala, basilico fresco), la Barena (con tonno in sapor, cipolla di Tropea, salicornia e prezzemolo riccio), o quella con Granchio blu, burrata, fiori di zucchina, prezzemolo. Insomma, davvero un bel divertimento, con questa pizza che è una via di mezzo fra italiana e napoletana e qui chiamano scherzosamente "veneziana" proprio per l'utilizzo di verdure di Sant'Erasmo e pesce di Laguna, farine venete e una maturazione di 36 ore.