Camminando sotto i portici di Bologna ci si può imbattere in questa microgelateria, con il bianco bancone a occupare tutto lo spazio e, alle sue spalle, il titolare Alessandro Cesari che dispensa consigli sui migliori abbinamenti. Non ci sono posti a sedere, il gelato è da passeggio. Tutto viene prodotto in casa, dagli impasti di frutta al cioccolato, ottenuto partendo dalle fave di cacao, qui tutte le materie prime provengono da produttori scrupolosamente selezionati. Non vi è stoccaggio, per cui la produzione è limitata a pochi chili per tipo. I gusti variano in base alla stagione e all'estro del gelatiere, che studia a fondo l'ingrediente: per lui dire "vaniglia" ha poco significato, solo quest'anno ne ha esplorate 17 varietà, dalle sfumature di gusto diverse, alcune più intense, altre più eleganti e delicate. Il risultato è sempre un gelato sorprendente. Per cui gusti classici (con un particolare amore per il cioccolato) ma anche creazioni estemporanee, come abete bianco, spugnole e sake o yuzu. Da provare.