«Volevo e voglio vivere da uomo libero, è per questo che ho lasciato il mio paese», inizia così la lunga chiacchierata fatta con il proprietario di Parseh, un ottimo ristorante di cucina persiana nel quartiere Pigneto a Roma. Mehdi Sarmadi nasce 45 anni fa in Iran, l’antica Persia, una terra vasta e imponete, ricca di cultura e di tradizioni millenarie e che fino a meno di cinquant’anni fa – di fatto – era uno dei Paesi più moderni e all’avanguardia del Medioriente. Le cose cambiano drasticamente e irrimediabilmente nel 1979, quando la Persia – già Iran in verità – diventa uno stato islamico fino ad arrivare al regime autoritario e dittatoriale dei giorni nostri.
La fuga dall’Iran e la gestione del b&b a Roma
Mehdi in Iran, in ambito professionale, si era costruito una posizione anche piuttosto solida. «Dopo gli studi ho subito trovato lavoro in un’azienda petrolifera. Ero tranquillo, avevo una situazione economica serena e – racconta Mehdi – questo lavoro mi permetteva di coltivare la mia grande passione: la cucina!». Frequenta anche dei corsi in scuole professionali perché, forse, in cuor suo sapeva che presto o tardi avrebbe dovuto piantare le sue radici altrove, reinventandosi da zero. Quel momento arriva nel maggio del 2015 quando saluta i suoi genitori e lascia definitivamente l'Iran per stabilirsi a Roma. «Era diventato molto pericoloso vivere in Iran, la libertà era al lumicino. Vivevamo tra mille restrizioni».
La più assurda che ricorda Mehdi era il divieto di possedere un cane come animale domestico e di portarlo a spasso in strada, di certo non il provvedimento più drammatico ma il non senso di questa legge da la misura di quale sia il clima generale in cui si è costretti a vivere oggi in Iran. Questa comunque, giusto per mettere le cose in chiaro, non è una di quelle storie strappa lacrime eh. Anzi, tutt’altro! È una storia che parla di riscatto e di grandi capacità imprenditoriali che, quando si hanno, posso garantire ottimi risultati in ogni parte del mondo. Mehdi quando arriva a Roma non aveva la «valigia di cartone», era comunque un ex manager del settore petrolifero e inoltre come è lui stesso a spiegare «Mio padre per aiutarmi qui a Roma, mi regalò una parte dei suoi risparmi». Aveva dunque la possibilità d'investire e così appena arriva a Roma rileva un b&b nei pressi del quartiere Pigneto. Gli affari vanno bene e cinque anni dopo, nel 2020, decide di prendere in gestione anche un piccolo hotel sempre nei pressi della via Casilina «ma purtroppo – racconta Mehdi – quello fu l’anno orribile del Covid. Presi l’hotel a Febbraio e poco dopo fummo tutti confinati a casa». Insomma, una vicenda comune a tanti imprenditori del settore turistico che, anche per Mehdi, ha lo stesso epilogo di molti altri: finita la pandemia è costretto a chiudere.
La cucina nel sangue
«Con il Covid ho vissuto momenti molto difficili, peraltro l’investimento fatto per rilevare l’hotel mi aveva lasciato praticamente senza grandi somme per poter ricominciare in un qualunque altro modo». Ma Mehdi non si lascia sopraffare dalla disperazione, e così nel 2021 decide di vendere definitivamente l’albergo continuando solo con il b&b ma con un occhio sempre verso il futuro, e qualche nuova avventura da cominciare. «Soprattutto volevo riprendere in mano le mie competenze in fatto di cucina! Ho sempre amato cucinare, in Iran mi dilettavo in casa con amici ma sentivo che potevo rimettermi in gioco magari proprio con la cucina del mio paese». A fine 2022 si libera un ristorante nel quartiere Pigneto, Mehdi lo va a visitare, c’erano diversi lavori da fare ma decide che lì avrebbe aperto il suo ristorante di cucina persiana e così a giugno del 2023 apre ufficialmente il suo Parseh Ristorante.
Cibo e cultura persiani nel cuore del Pigneto
Mehdi si divide tra sala e cucina, a dire il vero appena può accoglie gli ospiti all’arrivo. «Mi piace dare il benvenuto a chi varca la soglia del mio ristorante perché di fatto è come se entrassero a casa mia». Ecco sì, se c’è una cosa che si percepisce immediatamente è proprio questa accoglienza e questo bel calore che poi continuano nel corso di tutta la serata. Circa il menu di Parseh vi diciamo subito una cosa che riteniamo pressoché fondamentale quando si tratta di cucina internazionale: accanto al nome di ogni piatto c’è una foto, quindi grazie Mehdi che ci rendi la vita più semplice…! Si parte con un bel giro di antipasti a base di verdure sott’aceto, crema di melanzane con noci e salsa di yogurt e poi si continua con i piatti principali che sono carni – pollo, manzo o agnello – accompagnate da riso classico al vapore o dal profumatissimo riso all’aneto. Tra le carni consigliamo, soprattutto se si è in più di due, di provare sia il loro kebab misto ma anche il buonissimo collo d’agnello cotto lentamente con un battuto di cipolle. In entrambe i casi arriveranno a tavola dei piatti colorati, profumatissimi e assolutamente gustosi. Mehdi con il suo Parseh vuole portare un po’ del suo amato Iran a Roma e lo fa non solo con la cucina, ma anche con un calendario di eventi legati alla cultura iraniana come nel caso della prossima festa di Yalda, detta anche festa del solstizio d’inverno.
«E’ una ricorrenza importantissima per il popolo iraniano perché a partire dal giorno della Yalda ci dividono 40 giorni dal nuovo anno che per noi inizia il primo giorno di primavera». È la notte più lunga dell’anno, nel corso della quale si balla e ovviamente si mangiano piatti beneaugurali molti dei quali a base di melagrana simbolo di ricchezza e prosperità. La prossima Yalda si festeggerà il 20 dicembre e Mehdi è già all’opera con i preparativi.
Professionisti e giovani universitari
In tutto da Parshe lavorano una dozzina di persone, molte delle quali sono ragazzi iraniani arrivati a Roma per motivi di studio. «Conosco le grandi difficoltà che deve affrontare una famiglia iraniana per sostenere un figlio all’estero, ed è per questo che nel mio ristorante cerco di assumere giovani connazionali». Ma, Mahdi ci confida che tra i vari collaboratori c’è una risorsa che le sta particolarmente a cuore, è sua figlia che è arrivata in Italia una decina di anni fa e che quest’anno si diplomerà all’Istituto Alberghiero. Papà Mehdi ovviamente non vede l’ora di accoglierla in cucina per continuare a costruire insieme un angolo di Iran nella Capitale.
Parseh Restaurant - via Isidoro di Carace, 6 - Roma - Tel. 3517745120
