Con lo straordinario frutto del mandorlo prepareremo un buonissimo pollo adoperando una delle parti più carnose e accattivanti: le sovracosce. Le prendiamo e le puliamo privandole degli eccessi laterali di pelle e grasso; poi incidiamo la polpa nello stesso verso dell'ossicino per fare in modo che si apra un po' in cottura, le infariniamo dalla parte senza pelle, ci mettiamo sopra qualche granello di sale grosso e una macinatina di pepe. In un tegame facciamo sciogliere una dose generosa di burro insieme a un goccino d'olio e appena tutto inizia a soffriggere mettiamo dentro a rosolare mezza cipolla affettata finemente alla julienne, un altro po' di pepe e cinque o sei mandorle intere pelate; sfumiamo con un goccetto di vino bianco prima che il tutto ammalvisca e infine aggiungiamo le sovracosce, adagiandole sul fondo del tegame dalla parte infarinata. Altra aggiustatina di sale, altro giretto di pepe, un pochino di pazienza per far rosolare per bene il lato e poi giriamo il pollo per farlo dorare anche dall'altra parte. A questo punto le sovracosce non dovranno più essere capovolte perché la carne regge di più la cottura quando a essere a contatto con il calore diretto è la pelle. Prendiamo le mandorle a scaglie e ne andiamo a sistemare una manciatina sopra ogni pezzo di carne. Bagniamo la superficie del pollo con un po' di fondo di cottura così si insaporisce, sfumiamo con un goccetto di vino bianco, aggiungiamo anche un filo d'acqua e una scorzetta di limone, abbassiamo il fuoco al minimo e facciamo cuocere con il coperchio per una ventina di minuti. Quando è pronto non possiamo di certo esimerci dal fare un test. "Che meraviglia, una crema! Buon appetito!".