"Pecorino di fossa, una cosa strepitosa! Già quando si apre la grotta si sente un'esplosione di fascia aromatica. Lo nobiliteremo, mooolto semplicemente!". Prendiamo la famigerata noce di burro, un nonnulla di olio e un pezzetto di cipolla che tagliuzziamo fina. Facciamo andare in padella l'intruglio che si deve ammalvire a fuoco medio, quindi da subito aggiungiamo un po' di vino.
Iniziamo a preparare gli gnocchi: in una boule "sfracagnamo" con una forchetta la patata lessa fredda (per fare una cosa più raffinata si può usare lo "sfracagnatore", ossia lo schiacciapatate!), l'uovo, un po' di sale, una macinata di pepe e aggiungiamo a poco a poco la farina e un cucchiaio di semola rimacinata che darà all'intruglio un po' più di consistenza.
Aggiungiamo farina finché l'impasto diventa sodo e può essere manipolato su un piano infarinato; modelliamo dei lombriconi, tagliamo gli gnocchi grandi come meglio crediamo e li teniamo da parte mentre aspettiamo che l'acqua in pentola inizi a bollire.
Intanto che la cipolla ammalvisce prendiamo la zucca, eliminiamo la buccia, tagliamo la polpa a fettine e la facciamo andare in padella; mettiamo sale e pepe, dopo qualche minuto aggiungiamo un mestolo di acqua di cottura della pasta e facciamo cuocere per cinque minuti coperto.
Quando la zucca inizia a fare la crosticina caramellata è il momento di spegnere il fuoco, scaraventare l'intruglio dentro al piatto e sfracagnare il tutto; mentre è caldo grattugiamo sopra un po' di pecorino così lega.
Quando l'acqua in pentola bolle buttiamo gli gnocchi; appena vengono su scoliamo e li mescoliamo al fondo di zucca. Aggiungiamo un filo d'olio a crudo e per completare una "corona di grattugio" di pecorino di fossa. "Il profumo è strepitoso e il pecorino di fossa è spaziale! Buon appetito!".