Iniziamo dando una bella pulitina ai galletti: spuntiamo le ali, eliminiamo la ghiandola del sederino e li spilucchiamo per bene. Li farciamo all'interno con po' di sale grosso, un paio capperi dissalati, il rosmarino, le foglioline di salvia e qualche pezzetto di guanciale a tocchetti. A questo punto rendiamo speciale questa ricetta aggiungendo l'uva: la sgraniamo avendo cura di eliminare tutti i picciolini esterni e con gli acini belli puliti e naturalmente privi di semi (quindi adatti all'uso in cucina) riempiamo le cavità interne dei due galletti; mettiamo dentro a ognuno pure un fico spaccato a metà. Con un altro po' di sale grosso strofiniamo esternamente i polletti e li facciamo insaporire anche con una bella macinatina di pepe; poi prendiamo due fiocchi di burro e li schiacchiamo sui petti. A questo punto adagiamo i galletti sul fondo di un tegame, versiamo una dose generosa di olio extravergine di oliva, qualche altra listarella di guanciale, dell'altra uva apirena intorno, un goccino di vino bianco, una spolverata di sale grosso e accendiamo il fuoco. Facciamo andare per una decina di minuti a fiamma viva. A fine rosolatura sfumiamo con un nonnulla di vino bianco, lasciamo evaporare e abbassiamo un pochino il fuoco; copriamo di nuovo con il coperchio e lasciamo stufare il tutto per una ventina di minuti. "Il profumo ci dice giusto, da lontano si è sentito il gusto. Il polletto è preparato, cotto e mangiato". Ne prendiamo uno, lo adagiamo su un piatto da portata insieme al suo stupendo sughettino e assaggiamo. "È uno spettacolo già solo a vedersi. Un bocconcino dalla coscia, un bocconcino da re! Buon appetito".