Incidere i pomodorini a croce, versarli in acqua bollente e poi in acqua ghiacciata e pelarli. Portare ad ebollizione una pentola d'acqua con due gambi di basilico, qualche buccia di pomodoro, grani di pepe nero e un pezzettino di scorza di limone. Scaldare senza alcun condimento una pentola antiaderente che possa contenere la pasta senza spezzarla, versare un mestolino di acqua bollente (si devono vedere le tipiche bollicine in tumulto) e aggiungere i pomodorini pelati e interi e lo spicchio d'aglio, anch'esso intero. Unire le linguine, smuoverle con un forchettone e versare ancora un mestolo d'acqua. Continuare la cottura per il tempo previsto sulla confezione mescolando e aggiungendo acqua man mano che verrà assorbita. A fine cottura aggiungere l'olio e il basilico, mantecare e con l'aiuto di un mestolino avvolgere le linguine sulle forchette. Servire ogni forchettata in piattini monoporzione.Anche in una cena tutta a base di finger non può mancare il momento della pasta. Gli ospiti ne sono sempre grati specie se è cotta al momento e condita con sughi semplici e saporiti. Il concetto di riconoscibilità e identificazione è ancora molto forte in noi italiani, perciò lascio immaginare il grado di soddisfazione quando propongo la più classica delle paste, quella col pomodoro, l'olio e il basilico. Unica particolarità è il metodo di cottura della pasta e del pomodoro: come mi ha insegnato il mio maestro Igles Corelli cuocio le linguine "a risotto" per ottenere una maggiore cremosità. La pasta e i pomodori sono portati a cottura senza condimento ma solo con aggiunta di acqua bollente salata e aromatizzata. Alla fine vengono aggiunti olio a crudo e basilico.
Viviana Lapertosa – lacuocadellaportaaccanto.it – IG: @cuocaaccanto
Foto di Luca Bartolomei