Un prosciutto classico e particolare. Naso caratteristico e pulito, fruttato e vegetale, nel quale emergono sentori inconsueti per un San Daniele: note evidenti di fave secche e lupini che accompagnano la carne suina, lievi sentori fruttati e un'elegante brezza minerale. Non c'è grande complessità, ma in compenso la riconoscibilità è ottimale. In bocca lo sviluppo aromatico e coerente con le sensazioni olfattive, con note di lupino e lenticchia nel retrolfatto (forse eredità dell'alimentazione dei maiali). Al morso è un po' fibroso, ma comunque ben masticabile e succoso. Salume originale, che si fa ricordare con facilità e piacere.