Preparare la pasta all’uovo, mescolando la farina con i tuorli, fino ad ottenere una palla omogenea ed elastica. Coprire l’impasto con la pellicola trasparente e lasciar riposare per un’oretta. Sgusciare i gamberi, conservando teste e gusci, condirli con una macinata di pepe e un filo d’olio e tenerli da
parte. Stendere la pasta molto sottile e ricavare dei quadrati di cm 8 x 8. Confezionare i ravioli ponendo al centro un gambero crudo e richiudendoli a triangolo (per agevolare l’operazione di chiusura pennellare i bordi con acqua).
Coprire i ravioli con un panno asciutto e lasciarli asciugare, nel frattempo preparare la fonduta di pomodoro. Coprire d’acqua fredda le teste e i gusci dei gamberi e portare ad ebollizione. Salare e pepare, spegnere la fiamma e filtrare ottenendo così un brodo leggero. In una padella unire lo spicchio d’aglio schiacciato e un filo d’olio, far scaldare molto bene, unire i pomodorini e coprire immediatamente con un coperchio.
Smuovere la padella facendo rosolare i pomodorini, spegnere la fiamma e lasciar raffreddare. Frullare i pomodorini aggiungendo man mano il brodo di gamberi; si dovrà ottenere un composto non troppo fluido da passare al setaccio fine per eliminare eventuali residui di bucce e semi di pomodoro.
Versare la fonduta in un dosa-salse che, al momento di servire, ne faciliterà il posizionamento sui cucchiai. Lessare i ravioli in acqua salata, scolarli dopo 1 minuto e sistemarli sulla fonduta, condire con un goccio d’olio e servire subito.
Un finger che riscuote sempre molto successo (come tutti quelli a base di pasta) grazie alla riconoscibilità” dei sapori semplici e immediati.
Solo tre componenti (pasta, pomodoro e gamberi) e tre passaggi nella preparazione (preparare la sfoglia, preparare la fonduta di pomodoro, cuocere la pasta). Per contro non è possibile preparare i cucchiai in anticipo e inoltre, specie per i grandi numeri, sono necessarie rapidità e destrezza al momento del servizio.