TOVAGLIA: una grossa pagnotta tagliata a metà e svuotata della mollica.
PRIMO: PASTA AL POMODORO
Arrotolare i fogli di pasta su se stessi e con un coltello pesante tagliare le tagliatelle. Friggerle in olio caldo, scolarle su carta da cucina e salarle solo
al momento di servire. Sistemare i pomodorini con il picciolo su una teglia rivestita di carta da forno, condire con sale, olio, origano e la testa d’aglio
tagliata a metà orizzontalmente. Infornare a 250°C per 10 minuti finché i pomodorini saranno ben colorati.
SECONDO: POLPETTINE
Strofinare con l’aglio la ciotola in cui saranno impastate le polpette. Sbattere leggermente l’uovo con il sale e il pepe e unire la carne e pochissimo pangrattato. Amalgamare bene l’impasto e formare tante piccole polpettine dalle dimensioni di un’oliva. Pennellarle d’olio e spolverarle di pangrattato. Trasferirle su una teglia rivestita di carta da forno e pennellata d’olio. Cuocere le polpettine a 180°C per 5 minuti, spolverarle di sale e servirle caldissime.
CONTORNO: INSALATA (INVOLTINI DI SCAROLA)
Sbollentare le foglie di scarola, asciugarle su un canovaccio e farcirle con un composto preparato mescolando gli ingredienti. Arrotolare le foglie a involtino e fissarle con uno stuzzicadenti. Irrorare d’olio gli involtini e passarli in forno caldo per 10 minuti. Sistemare sulla “tovaglia” di pane tutte le preparazioni e servire.
Chi non ricorda la gag di Totò alle prese con uno sfilatino dal quale escono primo, secondo e contorno e poi anche la saliera, le posate e il tovagliolo? Dall’osservazione degli operai napoletani che risolvevano il pasto con una pagnotta ripiena di carne e verdure, Totò aveva creato non solo un
episodio comico (poi diventato mitico), ma aveva reso per sempre quella pagnotta un simbolo.
Simbolo di perfezione e completezza alimentare, vale a dire un pane “magico” che da solo basta a soddisfare gli appetiti atavici del popolo affamato. Ancora una volta Totò ci dà una lezione: è il trionfo della fantasia sulla fame, dell’ironia sugli stenti, come dire il prevalere della vita sulla paura.
Questo finger dunque vuole essere un omaggio alla fantasia, all’ironia. Al posto del solito tavolo da buffet perché non proporre una tovaglia di pane su cui appoggiare la pasta, la carne e le verdure? E se gli ospiti rimangono irrigiditi all’idea di dover prendere il cibo con le mani fate vedere loro un film di Totò.