Stando allo studio โItaliani al ristoranteโ condotto da TheFork e BVA Doxa, la pizzeria nel 2019 ha registrato un 31% in piรน di preferenze rispetto alle altre tipologie di ristoranti, rimanendo inoltre tra le favorite per andare a mangiare con i piรน piccoli o per festeggiare le ricorrenze, specie i compleanni.
La guida Pizzerie dโItalia 2020 del Gambero Rosso
Noi del Gambero Rosso le abbiamo dedicato una guida, in tempi non sospetti (correva l'anno 2013), che col passare del tempo ha dimostrato al mondo intero quanto l'arte bianca meriti uno spazio tutto suo, dando di volta in volta una fotografia della pizzeria contemporanea del nostro paese, con le sue mille sfaccettature, le nuove e le vecchie tendenze, le rivelazioni, i giovani che si fanno largo e i grandi nomi che continuano a fare scuola. Tra questi c'รจ sicuramente il pizzaiolo romano Stefano Callegari con le sue pizzerie Sforno, Tonda, Sbanco e quella genialata globale del Trapizzino. A lui abbiamo chiesto la ricetta e qualche trucco per fare la pizza a casa.
La pizza in teglia: ecco come farla in casa.
Quale teglia?
Prima di tutto restringiamo il campo: a casa meglio dedicarsi alla pizza in teglia. Ma non una semplice teglia, Stefano consiglia una di ferro dal bordo basso in modo che il calore non incontri barriere e riesca a penetrare subito e nel modo piรน omogeneo possibile allโinterno della teglia. Quelle in alluminio sono da evitare, vanno bene per le cotture piรน dolci, come per il pesce. La pizza, con lโalluminio, non farร mai la crosta. Lโinconveniente del ferro รจ che non puรฒ essere lavato con lโacqua, dopo lโutilizzo si puรฒ pulire con della carta assorbente unta con un filo di olio per garantirne una migliore conservazione.
Quanto impasto usare per una teglia?
Stefano ha trovato una regola molto semplice, da seguire anche a casa. Calcolare lโarea della teglia: lโimpasto da impiegare dovrร corrispondere alla metร dellโarea, espresso in grammi. Quindi per una teglia 18ร35 cm, con una area di 630 cmq; la quantitร di impasto deve essere attorno ai 315 g. Ovviamente รจ un valore orientativo, da modificare sulla base del risultato ottenuto. Scelta la teglia giusta, per misure e materiale, si procede con lโimpasto. Stefano ci regala la sua ricetta base.
La ricetta della pizza in teglia di Stefano Callegari
Ingredienti per 315 g di impasto (1 teglia da 18ร35 cm)
1 l di acqua fredda di rubinetto
5 g di lievito di birra fresco sciolto nellโacqua (sempre al di sopra dei 35ยฐ)
25 g di lievito naturale
1,3 kg di farina di media forza setacciata
26 g di sale
30 g di olio extravergine dโoliva
Utilizzare una macchina impastatrice, altrimenti iniziare in una ciotola aiutandosi con un cucchiaio e proseguire lโimpasto a mano, con le mani leggermente unte. Versare lโacqua e il lievito nellโimpastatrice attrezzata con il gancio, unire a poco a poco la metร della farina, il lievito naturale e lavorare, aggiungendo il resto della farina a pioggia, per 10 minuti, quindi aggiungere il sale, attendere un paio di minuti e unire lโolio. Continuare a lavorare con la macchina per altri 10 minuti; in totale lโimpasto deve essere lavorato per 20 minuti. Attendere un quarto dโora, riaccendere la macchina e far fare allโimpasto un altro giro. Inserire la pasta ottenuta in un contenitore che la contenga interamente.
Attenzione alla temperatura dell'impasto
La temperatura ideale di un impasto finito deve essere compresa tra i 23 e i 25ยฐ, dunque in inverno si dovrร fare attenzione che lโacqua non sia troppo fredda; viceversa, in estate si dovrร evitare di far scaldare troppo gli ingredienti. Una volta completata la fase di lavorazione, lโimpasto deve essere adagiato in un contenitore che contenga almeno due volte il suo volume, e chiuso quasi ermeticamente. In questo modo si consente una maggiore conservazione dellโumiditร e si evita la formazione della classica crosticina che favorisce una spiacevole fuoriuscita dโaria: โNoi vogliamo che il nostro impasto sia ariosoโ, su questo Callegari non transige. Si lascia lievitare in frigorifero a 10ยฐ (nella zona meno fredda di un frigorifero domestico) per 20-24 ore.
La manipolazione dell'impasto
ร il momento di una delle fasi piรน importanti per la realizzazione di una buona pizza: la manipolazione. ร fondamentale evitare strappi, lesioni o che lโimpasto si stressi. Si comincia cospargendo il piano di lavoro con la semola rimacinata; Stefano la preferisce perchรฉ ha grani piรน sottili e rimane meno sullโimpasto. Si forma il primo panetto con delicatezza, tagliando lโimpasto con la paletta. Si pesa il panetto su una bilancia infarinata e si verifica se รจ necessario aggiungere o togliere una determinata quantitร di impasto. In entrambi i casi si procede โstrozzandoโ il pezzo di pasta con il pollice e lโindice, con lo stesso movimento che fa il casaro quando mozza la mozzarella.
Ottenuto il panetto del peso desiderato si procede con le pieghe. Per poter ottenere una base adeguata alle teglie (in genere quadrate o rettangolari) รจ bene partire da un panetto di quella forma. Si ripiega un capo del panetto fino alla metร , si ripiega il capo opposto nel senso della lunghezza, successivamente il lato destro e infine lโintero panetto su se stesso. Si lascia quindi riposare il panetto rettangolare per 20 minuti, con unโinsalatiera capovolta sopra.
La stesa dell'impasto
Prima di iniziare la stesa, Stefano consiglia di preparare una montagnetta di semola rimacinata piuttosto alta e piรน larga del panetto stesso. La base viene adagiata sulla semola e si comincia a lavorarla delicatamente con le dita tenute piatte e le palme delle mani allargate. Con molta attenzione si solleva dal piano di lavoro, si capovolge e si stende con lo stesso metodo dallโaltro lato. Si adagia con cura sulla teglia oleata e con delicatezza si accompagna lโimpasto verso i bordi, cercando di mantenere omogeneo lo spessore della pizza. A questo punto si lascia riposare per 10 minuti: lโaria si ridistribuisce e lโimpasto diventa spumoso, ciรฒ regala al prodotto finale una consistenza unica.
Il condimento a seconda dei gusti
E ora si passa al condimento. Per la bianca Stefano consiglia solo olio extravergine dโoliva e sale grosso, basta bucherellare lโimpasto qua e lร e il gioco รจ fatto. Prima della cottura si puรฒ aggiungere anche del rosmarino fresco. Cuocere in forno per 8-10 minuti a 350ยฐ C. Nel forno di casa la pizza cuoce alla massima temperatura sul piano piรน basso per 10-15 minuti. In questo modo lโimpasto riceve una spinta dal basso che contribuisce a farlo crescere. Nel caso in cui la pizza risultasse troppo secca, al secondo tentativo Callegari consiglia una leggera spruzzata dโacqua, che ritarda inoltre la formazione della crosta.
Nella margherita รจ molto importante non dimenticare di far scolare bene la mozzarella: in questo modo si evita che liberi troppa acqua in cottura. Si taglia a dadini e si mette a far scolare in frigorifero in uno scolapasta, coperta da un piatto e con un altro piatto sotto, per raccogliere il liquido. Il pomodoro deve essere adagiato sulla base della pizza in maniera omogenea. โร importante non appesantire troppo il centro della pizzaโ, precisa Stefano. โIo ai miei ragazzi ripeto sempre di non dimenticare la periferia!โ. Il bravo pizzaiolo romano consiglia di adagiare la mozzarella sulla pizza a forno spento. E se il forno di casa non dovesse dare risultati soddisfacenti, niente paura: propone un passaggio sotto il grill dopo i primi cinque minuti di cottura.
Nel caso della pizza con le verdure, il consiglio invece รจ cuocere tutto insieme sin dallโinizio. Per prosciutto cotto e prosciutto crudo, invece, niente cottura, fatta eccezione per il classico crostino in cui il prosciutto cotto viene completamente ricoperto dalla mozzarella, e per una delle sue pizze piรน gettonate: la pizza in bocca. In questo caso Stefano riprende una delle piรน tradizionali ricette romanesche, quella dei saltinbocca, e nella sua pizza con mozzarella, salvia e prosciutto crudo bagna lโaffettato con il vino prima di cuocerlo.
La ricetta รจ tratta da Pane & pizza delle Guide Pratiche del Gambero Rosso