Luigi Zura Puntaroni ha il pallino per l’olio che lui stesso definisce il suo “capriccio”. Quello dell’agricoltore non è il suo lavoro; la passione lo ha spinto a prendersi cura degli uliveti di famiglia sulle dolci colline di San Severino. Poco più di due ettari, piante antiche, cultivar locali e rispetto della natura sono alla base della sua produzione del tutto artigianale e di nicchia. La raccolta manuale avviene in più passaggi per rispettare il ciclo di maturazione di ogni singola varietà; l’estrazione si compie a ciclo continuo entro poche ore dalla raccolta. Il suo extravergine è venduto soprattutto all’estero e la piccola produzione lo rende difficile da reperire se non a inizio stagione.