Seppur condizionata da un inverno particolarmente rigido e da un’estate siccitosa, la campagna olearia 2017/18 si è contraddistinta per una buona produzione (circa 370mila tonnellate) e un’elevata qualità.
L’Italia rimane indiscutibilmente il Paese della biodiversità in olivo, con oltre 500 cultivar censite, e mantiene saldamente il primato europeo della qualità negli oli extravergine di oliva Dop e Igp con 46 marchi riconosciuti dall’UE.
Su questo dobbiamo puntare, esaltando la distintività di prodotti unici, valorizzandoli, rendendoli riconoscibili sui mercati internazionali e sviluppando strategie di marketing adeguate per quello che è il simbolo della dieta mediterranea e una bandiera del made in Italy.
Per farlo è necessaria un’azione coordinata e condivisa, anche a livello istituzionale, che possa portare alla difesa delle nostre aziende e a una stabilità produttiva, premessa indispensabile per avere una crescita costante. Non solo. è fondamentale anche compiere un salto culturale che deve avere come protagonisti i consumatori, sensibilizzati verso un uso consapevole dell’olio extra vergine di oliva di qualità. Un vero e proprio alimento e un elemento imprescindibile nella nostra dieta.
Tra le tante sfide che siamo chiamati ad affrontare, per stare al passo con i tempi, una è di particolare importanza: coniugare la tradizione con l’innovazione tecnologica, il tutto finalizzato al miglioramento della qualità di un prodotto che, a differenza di quello degli altri Paesi, è sottoposto a controlli rigorosi con 9 livelli diversi.
Ed è proprio la parola qualità, da sempre, la stella polare di questo ambizioso progetto, realizzato con la collaborazione di Unaprol, in cui si spazia dal prodotto extravergine convenzionale alle Dop e Igp fino al biologico, con un presupposto essenziale: l’italianità al 100%.
Una guida che è diventata un vero punto di riferimento e vuole essere destinata non solo agli addetti ai lavori, ma a tutti coloro che desiderano avvicinarsi a questo affascinante settore e (ri) conoscere l’eccellenza italiana.
David Granieri, presidente Unaprol, consorzio olivicolo italiano