World’s 50 Best Bars 2020
“Dopo lunga consultazione con la bar industry di tutto il mondo, ci è parso chiaro che bar e bartender avrebbero voluto che la cerimonia non fosse annullata. Così la cerimonia virtuale di questi World’s 50 Best Bars non sarà intesa come una celebrazione, ma come un momento per riunire il settore e rendere omaggio ai bar e al lavoro duro dei loro team, dopo mesi di grande difficoltà”. Con queste parole, l’organizzazione che da oltre dieci anni si preoccupa di premiare i migliori 50 cocktail bar del pianeta (più 50, nella seconda parte della classifica 51-100, che quest’anno vede la presenza di due new entry italiane: Freni e Frizioni a Roma, al numero 87; L’Officina di Milano, al 90) spiega la scelta di andare avanti, nell’anno horribilis che ha colpito il mondo intero, e con particolare ferocia si è accanito sul settore della bar industry, che normalmente si nutre di una convivialità oggi negata per far fronte all’emergenza sanitaria. Restrizioni di orario e regole di distanziamento hanno notevolmente penalizzato il lavoro dei cocktail bar, e la tempesta non è ancora passata. La cerimonia virtuale coordinata dal quartier generale inglese, però, si propone come parentesi di speranza, e fiducia nel futuro, illuminando le migliori insegne internazionali, capaci di coniugare ricerca e qualità del servizio. In attesa che si possa tornare a frequentarle senza limitazioni.
Il podio, tra Londra, New York e Atene
Nel 2020, il podio mette insieme Europa e Stati Uniti: medaglia d’oro per il Connaught Bar di Londra, che sale di una posizione, scambiandosi di posto con il Dante di New York, quest’anno fermo al secondo gradino del podio. Terzo piazzamento per il Clumsies di Atene, per la prima volta così in alto. Elevata la presenza in top 50 di bar londinesi e newyorkesi, come di consuetudine, ma numerose sono anche le insegne del Sud Est asiatico, di Tokyo e della Cina.
L’Italia in classifica
L’Italia entra direttamente in classifica con il secret bar 1930, tra le insegne milanesi del gruppo Farmily di Flavio Angiolillo e soci, new entry nel 2019 alla posizione 44, e ora in grande ascesa alla 25. Patrick Pistolesi e i cocktail di Drink Kong, a Roma, ottengono il quarantacinquesimo piazzamento, entrando in top 50 per la prima volta. Un anno fa, a pochi mesi dal debutto del progetto nato ai margini del rione Monti, il bartender romano era riuscito a portare il suo bar al numero 82. Esce invece, nuovamente, dalla top 50 la squadra del Jerry Thomas di Roma. Ma come sempre, in classifica, c’è tanta Italia anche quando non si vede, a testimonianza di quanto l’esperienza e il talento italiani al servizio della miscelazione siano apprezzati nella bar industry di tutto il mondo. Sin dalla prima posizione, con Agostino Perrone e Giorgio Bargiani dietro al bancone del Connaught Bar di Londra. Nel gruppo delle maestranze italiane meritevoli di attenzione, al numero 11, c’è la squadra del Maybe Sammy, a Sydney, che si aggiudica anche il premio speciale per l’arte dell’ospitalità, nel contesto di un bar dall’atmosfera glamour, ispirata agli Stati Uniti del boom degli anni Cinquanta e Sessanta. A condurlo, ci sono anche due bartender italiani di esperienza: Stefano Catino e Antonio Gualdi. Italiano è anche Giacomo Giannotti, bartender del Paradiso di Barcellona, che entra in classifica al numero 19. E come lui Marco Corallo, head bartender dell’Artesian Bar di Londra (al numero 41). Ma tricolore è pure parte della squadra del Galaxy Bar di Dubai, premiato come promessa da tenere d’occhio (premio che nel 2019 era andato al Drink Kong di Patrick Pistolesi, a Roma).
a cura di Livia Montagnoli
World’s 50 Best Bars 2020: la classifica
1 Connaught Bar, Londra, Inghilterra
2 Dante, New York, Usa
3 The Clumsies, Atene, Grecia
4 Atlas, Singapore
5 Tayer + Elementary, Londra, Inghilterra
6 Kwant, Londra, Inghilterra
7 Floreria Atlantico, Buenos Aires, Argentina
8 Coa, Hong Kong, Cina
9 Jigger & Pony, Singapore
10 The Sg Club, Tokyo, Giappone
11 Maybe Sammy, Sydney, Australia
12 Attaboy, New York, Usa
13 Nomad Bar, New York, Usa
14 Manhattan, Singapore
15 The Old Man, Hong Kong, Cina
16 Katana Kitten, New York, Usa
17 Licoreria Limantour, Città del Messico, Messico
18 Native, Singapore
19 Paradiso, Barcellona, Spagna
20 American Bar, Londra, Inghilterra
21 Carnaval, Lima, Perù
22 Salmon Guru, Madrid, Spagna
23 Zuma, Dubai, Emirati Arabi
24 Little Red Door, Parigi, Francia
25 1930, Milano, Italia
26 Two Schmucks, Barcellona, Spagna
27 El Copitas, San Pietroburgo, Russia
28 Cantina Ok, Sydney, Australia
29 Lyaness, Londra, Inghilterra
30 Himkok, Oslo, Norvegia
31 Baba au Rum, Atene, Grecia
32 Panda & Sons, Edimburgo, Scozia
33 Swift, Londra, Inghilterra
34 Three sheets, Londra, Inghilterra
35 The Bamboo Bar, Bangkok, Thailandia
36 Tjoget, Stoccolma, Svezia
37 Buck & Breck, Berlino, Germania
38 Employees Only, New York, Usa
39 Bulletin Place, Sydney, Australia
40 Bar Benfiddich, Tokyo, Giappone
41 Artesian, Londra, Inghilterra
42 Sober Company, Shangai, Cina
43 Indulge Experimental Bistro, Taipei, Taiwan
44 Bar Trigona, Kuala Lumpur, Malesia
45 Drink Kong, Roma, Italia
46 Room by Le Kief, Taipei, Taiwan
47 Alquimico, Cartagena, Colombia
48 High Five, Tokyo, Giappone
49 Charles H, Seoul, Corea del Sud
50 Presidente, Buenos Aires, Argentina