René Redzepi, i fratelli Roca, Massimo Bottura. L’anno scorso li avevamo lasciati così, con lo chef danese che festeggiava il ritorno del Noma sul primo gradino del podio dopo un anno di purgatorio. Dopo l’attesa che nei giorni scorsi ha catalizzato l’attenzione sui nomi in lizza per i primi posti della classifica – e un’anticipazione dei primi esclusi dalla top 50, ma comunque ben piazzati nella lista 51-100 – anche l’edizione 2015 ha i suoi vincitori, rivelati durante la cerimonia di premiazione presso la Guildhall di Londra.
Roca, Bottura, Redzepi: il terzetto al comando
Eccola la top 3 2015: i fratelli Roca (El Celler de Can Roca) in prima posizione, seguono Massimo Bottura con l’Osteria Francescana e Renè Redzepi per il Noma. Terzetto per nulla inedito, si invertono i ruoli: il nostro Massimo Bottura sale un gradino pesante, i fratelli Roca conquistano nuovamente la medaglia d’oro e ringraziano emozionati il team che li supporta.
A completare il quintetto di testa Virgilio Martinez e il suo Central di Lima e Daniel Humm (che ottiene anche lo Chefs’ Choice Award) per Eleven Madison Park a New York.
Albert Adrià, The White Rabbit, Christian Puglisi: chi festeggia
Chi festeggia è sicuramente Albert Adrià che ottiene un piazzamento al 42esimo posto (tra le new entry dell’edizione 2015) per Tickets – insegna di punta del quadrilatero del gusto firmato Adrià a Barcellona – e il premio come Best Pastry Chef 2015, visibilmente emozionato nel ricevere il riconoscimento. Tra le nuove entrate, la posizione più alta (al numero 23) la conquistano il White Rabbit di Mosca e il suo giovane chef Vladimir Mukhin; ma festeggia anche un italiano in terra straniera, il siciliano Christian Puglisi ormai stabilmente a Copenaghen, dove il suo ristorante Relae ottiene ogni giorno nuovi riscontri e l’apprezzamento della critica: nella top 50 conquista il 45esimo posto (ancora una new entry) e il premio per la cucina più sostenibile.
Enrico Crippa e i fratelli Alajmo per l’Italia. L’ascesa dell’America Latina
Tra gli italiani in top 50 anche Enrico Crippa (Piazza Duomo si piazza al numero 27) e i fratelli Alajmo, con Le Calandre in 34esima posizione. Ben rappresentata l’America Latina: Mexico City, che a settembre ospiterà la premiazione dell’America Latina 50 Best Restaurants, vede due new entry (Biko e Quintonil ) e un importante piazzamento per Pujol (al numero 16); si confermano capitali del gusto anche Lima e San Paolo. Ma l’ascesa più significativa è quella di Etxebarri, storica insegna dei Paesi Baschi, che si posiziona al 13esimo posto. Da segnalare il premio alla carriera per Daniel Boulud e la Best Female Chef 2015 (già rivelata nelle scorse settimane) Helene Darroze. intanto, appena finita una cerimonia, già si pensa al prossimo anno, quando – dopo 14 anni di edizioni londinesi – l’alta cucina internazionale si riunirà a New York, per la prima premiazione sul suolo americano. Di seguito la classifica completa.
World’s 50 Best Restaurants 2015
1 El Celler de Can Roca, Girona, Spagna
2 Osteria Francescana, Modena, Italia
3 Noma, Copenaghen, Danimarca
4 Central, Lima, Perù
5 Eleven Madison Park, New York, Stati Uniti
6 Mugaritz, San Sebastian, Paesi Baschi
7 Dinner by Heston Blumenthal, Londra, Gran Bretagna
8 Narisawa, Tokyo, Giappone
9 D.O.M., San Paolo, Brasile
10 Gaggan, Bangkok, Thailandia
11 Mirazur, Menton, Francia
12 L’Arpege, Parigi, Francia
13 Etxebarri, San Sebastian, Paesi Baschi
14 Astrid y Gaston, Lima, Perù
15 Steirereck, Vienna, Austria
16 Pujol, Mexico City, Messico
17 Arzak, San Sebastian, Paesi Baschi
18 Le Bernardin, New York, Stati Uniti
19 Azurmendi, Larrabetzu, Paesi Baschi
20 The Ledbury, Londra, Gran Bretagna
21 Le Chateaubriand, Parigi, Francia
22 Nahm, Bangkok, Thailandia
23 White Rabbit, Mosca, Russia
24 Ultraviolet by Paul Pairet, Shangai, Cina
25 Faviken, Jarpen, Svezia
26 Alinea, Chicago, Stati Uniti
27 Piazza Duomo, Alba, Italia
28 The Taste Kitchen, Cape Town, Sudafrica
29 Nihonryori RyuGin, Tokyo, Giappone
30 Vendome, Bensberg, Germania
31 Restaurant Frantzen, Stoccolma, Svezia
32 Attica, Melbourne, Australia
33 Acqua, Wolfsburg, Germania
34 Le Calandre, Padova, Italia
35 Quintonil, Mexico City, Messico
36 L’Astrance, Parigi, Francia
37 Biko, Mexico City, Messico
38 Amber, Hong Kong
39 Quique Dacosta, Denia, Spagna
40 Per se, New York, Stati Uniti
41 Manì, San Paolo, Brasile
42 Tickets, Barcellona, Spagna
42 Boragò, Santiago, Cile
44 Maido, Lima, Perù
45 Relae, Copenaghen, Danimarca
46 Restaurant Andrè, Singapore
47 Plaza Athenee, Parigi, Francia
48 Schloss Schauenstein, Furstenau, Svizzera
49 Blue Hill at Stone Barns, New York, Stati Uniti
50 The French Laundry, Yountville, Stati Uniti