Dall’11 al 13 febbraio Parigi si è trasformata nella capitale europea del vino. Gli spazi dei padiglioni dell’Expo Porte de Versailles hanno ospitato la prima edizione di WineParis, la manifestazione nata dalla fusione dei due saloni del vino, ViniSud e VinoVision, che in passato si svolgevano a pochi giorni di distanza a Montpellier e Parigi.
I due precedenti: ViniSud e VinoVision Paris
Creato nel 1994, ViniSud era il punto di riferimento internazionale per tutta la produzione del bacino del Mediterraneo. Nonostante la presenza di produttori di molti Paesi affacciati sul Mare Nostrum, era soprattutto il salone delle regioni del Sud della Francia: Rodano, Provenza, Pays d’Oc, Sud-Ovest e Languedoc-Roussillon. Nel 2017 era stato lanciato VinoVision Paris, un Salone Professionale Internazionale dedicato esclusivamente ai vini settentrionali. Una manifestazione nata per iniziativa dei rappresentanti delle regioni della Valle della Loira, Borgogna, Beaujolais, Alsazia e dei Vigneron della Champagne, con l’intento di valorizzare la produzione delle Appellation del Nord.
La nascita di WineParis
Dopo due anni di convivenza, i due Saloni hanno deciso di unire le forze per proporre un unico evento, capace di rappresentare tutta la Francia del vino. L’idea di accorpare ViniSud e VinoVision è nata dal desiderio di creare un’iniziativa in grado, non solo di far conoscere le eccellenze francesi, ma anche di affrontare le sfide di un mercato sempre più globale. I vertici di ViniSud e VinoVision si sono trovati d’accordo sulla necessità di creare un unico appuntamento. Secondo Pierre Clément, presidente di VinoVision, "Le due fiere hanno messo da parte le loro ambizioni regionali per dare priorità alla città di Parigi, nel 2019 e negli anni a venire. I principali attori del settore hanno espresso il loro pieno sostegno al nuovo progetto e stanno portando avanti il comune interesse di garantire il successo dell'evento”.
Aggiunge Fabrice Rieu, presidente di Vinisud, "Per i tradizionali partecipanti a Vinisud - Languedoc, Pays d'Oc, Roussillon, Valle del Rodano, Sud-Ovest, Provenza e Corsica - WineParis 2019 si è dimostrato un vero successo! La fiducia dei nostri espositori ci ha dato motivo d’essere entusiasti e di voler garantire un futuro a lungo termine al nuovo evento, con la prossima edizione del 2020 a Parigi, creando così un'opportunità perfetta per entrare in contatto con i mercati extra-europei, essenziali per lo sviluppo delle nostre regioni vinicole".
Per la sua posizione geografica al centro dell’Europa, Parigi rappresenta un naturale crocevia, un luogo ideale per diventare il centro del mondo del vino. Come sottolinea Pascale Ferranti, direttrice di WineParis: “Il Salone risponde ai bisogni dei professionisti del settore e alle aspettative del mercato. C’è la necessità da parte di tutta la filiera di creare un evento che riunisca tutti i protagonisti del settore in un unico momento di respiro internazionale. Questa vuol essere la vocazione di WineParis. Febbraio è un mese propizio per gli acquisti e WineParis si può posizionare come il primo grande appuntamento internazionale professionale per il mercato del vino”. WineParis si candida così a diventare nei prossimi anni un importante appuntamento per tutti i professionisti del mondo del vino: produttori, buyer, ristoratori, distributori, importatori e rappresentanti della stampa.
I numeri di WineParis
La prima edizione di WineParis ha raccolto le adesioni di tutte le più importanti regioni francesi: Alsazia, Beaujolais, Borgogna, Bordeaux, Champagne, Corsica, Languedoc, Pays d’Oc, Provenza, Roussillon, Sud-Ovest, Valle del Rodano , Valle della Loira. Le regioni del Sud, già fidelizzate da anni a una manifestazione di successo come ViniSud, hanno partecipato con entusiasmo, più tiepide le presenze dei produttori delle regioni del Nord e di Bourdeaux, che forse hanno meno bisogno di una vetrina internazionale di questo tipo, vista la notorietà e il prestigio di cui già godono all’estero. Il respiro internazionale del Salone è stato garantito dalla presenza di padiglioni dedicati ai principali paesi europei: Italia, Spagna, Portogallo e a spazi dedicati a degustazioni di vini internazionali, per un totale complessivo di 24 nazioni presenti.
WineParis ha ospitato complessivamente circa 2.000 espositori, 800 produttori di vini biologici o biodinamici, 550 piccoli vigneron indipendenti, 60 giovani produttori della “nouvelle vague” della produzione francese e 40 coltivatori di rari vitigni autoctoni, provenienti da 12 diversi paesi. Nei 3 giorni di apertura sono stati circa 26.700 i professionisti del vino presenti a WineParis. La percentuale di visitatori esteri è stata del 30%, con in testa: Stati Uniti, Belgio, Regno Unito, Germania e Paesi Bassi.
Il futuro di WineParis
L’appuntamento per la prossima edizione è fissato per il 10-12 febbraio 2020. WineParis ha l’ambizione di diventare la più importante vetrina per la produzione francese e riaffermare, anche a livello d’immagine e comunicazione, il primato transalpino nel mondo del vino. Nel 2018 la Francia ha prodotto 46,4 milioni di ettolitri di vino ed è il primo paese al mondo per esportazione in valore, con un giro d’affari di circa 9 miliardi di euro.
Parigi è già la Capitale mondiale del consumo del vino, con oltre 5 milioni di ettolitri, pari a circa 709 milioni di bottiglie all’anno. Forte di questi numeri, Parigi vuole diventare anche la città guida nel mercato, nel gusto e nelle tendenze del consumo del vino. La prima edizione di WineParis ha mantenuto una forte connotazione nazionale, un po’ da Vinitaly Made in France, ma i progetti futuri sono orientati ad allargare sempre di più la presenza di espositori stranieri, per dare al salone un volto più internazionale. Nei desideri degli organizzatori, WineParis dovrebbe diventare una valida alternativa a Prowein, con un focus particolare sulla produzione nazionale, per far conoscere al mondo le particolarità di ogni singolo terroir della Francia del vino.
a cura di Alessio Turazza