Si apre il 25 febbraio in Parlamento il confronto istituzionale che dovrebbe portare a un Testo unico del vino, con l'obiettivo di snellire la burocrazia e dare più competitività al settore. L'annuncio di Luca Sani, presidente della Commissione agricoltura alla Camera, è una notizia molto attesa dai sindacati e dalle associazioni dei produttori, dopo le preoccupazioni sorte a seguito delle dimissioni di Nunzia De Girolamo e del breve interim di Enrico Letta. "Apriamo un confronto istituzionale" ha detto Sani durante il Buy wine di Firenze "su sollecitazione di Assoenologi, Unione italiana vini, e delle organizzazioni agricole. Occorre fare una operazione di disboscamento delle norme attuali".
Il codice del vino andrebbe incontro a tutte quelle priorità che da più parti e a più riprese sono state sollecitate dalla filiera alla politica: razionalizzazione dei controlli, una pubblica amministrazione non più vessatoria, l'istituzione di una Anagrafe centrale, maggiore attenzione all'export. Il 25 febbraio prossimo, i lavori parlamentari si apriranno con un incontro congiunto delle Commissioni agricoltura di Camera e Senato.
a cura di Gianluca Atzeni