Di viticoltura biologica e biodinamica
Non si è mai troppo preparati sui vini naturali, che nel grande universo dell'enologia rappresentano un capitolo a sé. E sempre più praticato da chi alla viticoltura biologica e biodinamica affida l'opportunità di portare sul mercato un prodotto realizzato nel rispetto del territorio, dei cicli naturali, che privilegi i vitigni autoctoni e i componenti naturali del vino. Anche quest'anno, il 28 e 29 maggio, Asti festeggia i vini naturali e i produttori che li valorizzano con una due giorni dedicata ad appassionati e addetti ai lavori ospitata al Palazzo dell'Enofila di corso Cavallotti. E nel 2016 Vinissage festeggia dieci anni dalla prima edizione, quando l'agricoltura biologica e biodinamica non raccoglievano ancora il consenso dei numerosi estimatori che oggi sostengono la causa; e non a caso, l'obiettivo principale della kermesse è proprio quello di favorire il dialogo e l'incontro diretto con i produttori che seguono personalmente la preparazione del vino dal filare alla cantina. Nella convinzione che la qualità dei vini nasca da una vendemmia sana e da un buon lavoro in vigna, oltre che da un grande impegno in cantina, nel rispetto della naturalità dell'uva. Il successo della manifestazione è frutto della collaborazione tra la Città di Asti, l'Associazione delle Città del Bio e Officina Enoica, insieme per organizzare un percorso enologico che dal Piemonte prende la via del Sud, nessuna regione esclusa, radunando oltre 80 tra i migliori produttori del settore.
Degustazioni, assaggi e cene a tema
La maggior parte di lorosono in regime di agricoltura biologica o biodinamica certificata o in conversione, alcune invece si “autocertificano tali”, anche se con il passare degli anni i criteri di ammissione a Vinissage si sono fatti più stringenti, così da puntare i riflettori solo su quelle realtà che sono esempio di rigore nella coltivazione senza sostanze chimiche di sintesi, rispettose dei cicli naturali del terreno, pazientinel lasciare all’uva i giusti tempi di maturazione e di macerazione in cantina, attenti nella selezione di lieviti esclusivamente naturali che consentano di esaltare i profumi e le caratteristiche del vino. Intanto gli ettari di terreno destinati a viticoltura bio in Italia sono notevolmente aumentati, passando da 30 a 70mila, e anche i trend di consumo indicano una crescita della preferenza accordato ai vini naturali. A corollario dei banchi di degustazione e vendita, il mercato proporrà anche una selezione di prodotti gastronomici bio, come marmellate, olio, cioccolato, formaggi, salumi; mentre in piazza del Palio sarà di scena il mercato europeo dell'Europa in festa.
Tra gli eventi più attesi del fuori salone, pronto a coinvolgere diverse realtà della città, i menu in abbinamento ai vini di Vinissage proposti da alcuni ristoranti astigiani e, sabato 28, lo spettacolo sensoriale Il vino si racconta attraverso i 5 sensi alla cripta di Sant’Anastasio. Il programma del salone, invece, prevede un bioaperitivo con cocktail a base di vino (sabato alle 18), la cena vegana per festeggiare i 10 anni di Vinissage, un laboratorio alla scoperta della canapa alimentare e, nel pomeriggio di domenica, Sua maestà, la Barbera, per i 70 anni del Consorzio di Tutela.
Vinissage | Asti | Palazzo dell'Enofila, corso Felice Cavallotti, 45/47 | il 28 e 29 maggio | ingresso 10 euro ( 20 euro in più per partecipare alla cena vegana) | www.vinissageasti.it