"Nel mio ristorante è vietato l'ingresso agli ispettori Michelin". Un grande chef si ribella alla guida francese

20 Gen 2025, 10:00 | a cura di
A 74 anni Marc Veyrat torna a far parlare di sé dopo l'apertura del suo nuovo ristorante a Megève, in Alta Savoia

«Non voglio più far parte di quella guida, né avere a che fare con queste persone. Sono brutta, brutta, brutta gente». Queste parole pronunciate qualche anno fa da Marc Veyrat tornano di estrema attualità. Il grande chef francese torna a far parlare di sé, e del suo antagonismo nei confronti di Michelin, dopo l'apertura del suo nuovo ristorante, inaugurato nel cuore di Megève in Alta Savoia, in cui ha appeso alla porta un cartello dal contenuto inequivocabile: «Vietato l’ingresso agli ispettori della Guida Michelin».

In un'intervista a Le Parisien racconta della sua nuova avventura gastronomica: «Mi hanno detto che ero un pazzo a riaprire un ristorante gourmet, che alla mia età avrei dovuto piuttosto divertirmi. Ma il mio è il lavoro più bello del mondo, è come se fossi in vacanza tutti i giorni. Non lo faccio per i soldi. Anche se il menu costa 450 euro, non guadagno un soldo perché ho 15 dipendenti - che pago bene - per poco più coperti. D'altro canto mi piace cucinare. Vado pazzo per la creatività e voglio trasmetterla. È diventato così difficile per i giovani!».

Contro Michelin

Non è un mistero che il suo rapporto con la "rossa" è conflittuale da diversi anni, da quando nel 2019 Michelin decise di declassare il suo precedente ristorante - Maison des Bois di Manigod - che passò da tre a due stelle. Una decisione che colpì molto l'alta cucina francese in quanto solo l'anno prima la cucina di Veyrat aveva ricevuto il terzo macaron e che portò lo chef a fare causa dal colosso dei pneumatici. Alla fine però i giudici non gli diedero ragione.

Secondo gli ispettori dell'epoca, lo chef aveva commesso un errore preparando un soufflé, in cui sarebbe stato utilizzato del cheddar anziché del formaggio francese, cosa che aveva fatto perdere al piatto il suo rapporto con il territorio. Lo chef contestò la decisione sostenendo per mesi che per quella preparazione utilizzava solo formaggi locali, in particolare Reblochon e Beaufort, e il colore giallo del piatto era dato dall'aggiunge di zafferano e non dal cheddar. Per .Veyrat la rimozione della stella è stato un «disonore», anzi, «un’offesa profonda irreparabile».

linkedin facebook pinterest youtube rss twitter instagram facebook-blank rss-blank linkedin-blank pinterest youtube twitter instagram