Nascosta nell’angolo più remoto del Mediterraneo orientale, tra le coste turche e del Vicino Oriente, Cipro è un’isola ricca di bellezze naturali, città dalla storia antica e una gastronomia dove contaminazioni greche, turche, veneziane e britanniche si mescolano assieme. Il risultato? Una destinazione curiosa, l’isola è divisa in due – al sud la Repubblica di Cipro, al nord l’autoproclamata Repubblica di Cipro Nord non riconosciuta a livello internazionale – che vale una vacanza per numerosi motivi. Cipro, infatti, è vicina (a tre ore di aereo da Milano), accontenta amanti del mare e appassionati di cultura e, last but not least, si mangia da dio. Questo è un viaggio gastronomico e culturale tra Nicosia, Pafos e la sua costa, tra taverne tradizionali, siti archeologici e viste che ristorano l’anima.
Le due Cipro, microcosmo mediterraneo
Da quasi 50 anni un confine divide in due parti Cipro: è la Green Line che dal 1974 separa la Repubblica di Cipro, nel sud e con una popolazione in maggioranza di origine greca, dall’autoproclamata Repubblica di Cipro Nord, nella parte settentrionale e riconosciuta solo da Ankara. Due entità distinte, dove si parlano lingue diverse e si seguono usanze differenti, che si incontrano a Nicosia: è l’ultima capitale divisa d’Europa, cuore culturale e amministrativo dell’isola di Afrodite. In questo lembo di terra nel Mediterraneo hanno trovato rifugio, nei secoli, greci, romani, cavalieri crociati, mercanti veneziani e nobili francesi, regalando così all’isola una storia ricchissima e un patrimonio archeologico altrettanto stratificato. Proprio quest’incontro di culture differenti, insieme al clima mite tutto l’anno e alle spiagge da cartolina, è ciò che rende Cipro una destinazione particolarmente interessante. Una varietà che si riflette inevitabilmente anche nella scena gastronomica.
Nicosia, capitale di due stati, tra storia e meze
La gran parte dei visitatori in viaggio a Cipro, attirata dalle più gettonate località turistiche lungo la costa, dedica al massimo una giornata alla visita della capitale. Un vero peccato, perché Nicosia non solo è il punto di partenza ideale per scoprire – e provare, per quanto difficile in poco tempo, un po’ a capire – la complessa storia di quest’isola, ma anche perché è una meta autentica e vivace che stupisce a ogni angolo. Da ormai 50 anni, infatti, Nicosia è l’unica città a essere la capitale di due stati. La doppia anima di Nicosia viene fuori in ogni quartiere: bazar, chiese, moschee, monasteri ortodossi, hammam, edifici coloniali, palazzi neoclassici, abitazioni in stile ottomano. Il suo centro storico è un labirinto di stradine acciottolate dove musei intriganti – tra tutti, il Museo Civico, la Fondazione Makarios con le icone bizantine e il Centro di Arti Visive e Ricerca CVAR che illustra in maniera avvincente la storia moderna di Cipro – e bastioni d’epoca veneziana si alternano a boutique di artigiani, caffè e taverne tradizionali. Veri templi culinari, dove il tempo sembra essersi fermato, ai cui tavoli è d’obbligo accomodarsi per fare un viaggio nella migliore gastronomia locale. Dal 1983, Zanettos propone i piatti originali della cucina di Nicosia e dell’entroterra. Il menu è un tripudio di sapori locali: funghi trifolati, maiale marinato nel vino e nel coriandolo, salsicce affumicate, lumache in salsa, spiedini di carne e insalate freschissime. Altro indirizzo da segnarsi in agenda in città è la Taverna Mesostrati, che propone saporiti meze a base di fegato di vitello, pane all’aglio, crocchette di zucchine e polpettine di pomodori. Oltre all’halloumi, pietanza immancabile in ogni tavola cipriota che si rispetti.
Halloumi, il formaggio simbolo di Cipro
L’Halloumi, questo formaggio Dop cipriota, è onnipresente sulle tavole isolane: una vera istituzione e un orgoglio nazionale, le cui prime testimonianze si hanno intorno al 1550. La produzione, però, si dice sia ben anteriore e risalente alla fine del XII secolo quando i mercenari arabi si stabilirono sull’isola. La ricetta tradizionale prevede l’utilizzo di latte crudo di pecora, misto a quello di capra, raramente con l’aggiunta di latte vaccino (presente, invece, nelle produzioni su scala industriale). Il latte di pecora proviene dalla razza locale cipriota Chios dalla coda grossa, o da incroci tra questa e le pecore Awassi ed East Friesian, introdotte a Cipro negli anni ’60. Quello di capra, invece, è delle razze locali Macharia, Pissouri, Damasco e Ntopia. Cosa rende così speciale l’Halloumi, oltre all’utilizzo di latti di alta qualità? Nell’impasto sono impiegati la pithkia, un enzima addensante ottenuto dallo stomaco essiccato e salato di ovini, caprini o maiali, che rende la consistenza del formaggio compatta – l’ideale è mangiarlo grigliato o fritto – e il sale mescolato alla menta che ha funzione antibatterica oltre che aromatizzante. Nell’aprile 2021, la Commissione Europea ha registrato il formaggio Halloumi (nome greco; in turco: hellim) come Denominazione di origine protetta (Dop). Una decisione – accolta con favore sia dai greco-ciprioti che dai turco-ciprioti – presa con l’obiettivo di proteggere il nome dall’imitazione e dall’uso improprio, un marchio di garanzia che comporta vantaggi economici a entrambe le comunità. Insomma, è diventato il simbolo di un’identità condivisa: l’Halloumi non è né greco, né turco. È cipriota.
Paphos: spiagge-cartolina e lidi selvaggi
Neanche due ore di viaggio (se vi spostate autonomamente in macchina ricordatevi che qui si guida all'inglese) separano Nicosia da Paphos, principale località turistica nel versante occidentale dell’isola. Un itinerario scorrevole e rilassante tra piantagioni di banano, strade silenziose con paesaggi che ristorano l’anima. Secondo la mitologia greca, è qui che nacque la dea dell’amore e, più precisamente, a Petra tou Romiou: grande formazione rocciosa in una baia suggestiva a pochi chilometri dall’odierna Paphos. Tutto il litorale della regione è un susseguirsi di spiagge da cartolina e lidi selvaggi: dalla Penisola di Akamas sulle cui spiagge nidifica la tartaruga comune, alla Laguna Blu e ai sentieri escursionistici con viste indimenticabili sulle acque turchesi del Mediterraneo. Tra le tante attività per appassionati di sport outdoor, imperdibile il diving a Coral Bay, spiaggia Bandiera Blu a una decina di chilometri a nordovest della città: ci si immerge fino a 12 metri di profondità per ammirare la fauna marina che vive nei pressi della baia, tra cui cernie, anguille, seppie, oltre ad esplorare formazioni rocciose, buche e archi.
Il pescato del giorno vista mare
Paphos è anche the place to be per gli amanti del buon cibo. Dagli pseftika (fiori di zucca ripieni di riso) al resi (una sorta di porridge di riso, grano e carne di agnello), dalla sheftalia (salsiccia di carne di agnello e maiale con cipolla rossa e prezzemolo), ai migliori lokoumi dell’isola (dolcetti gelatinos), ogni tavola di Paphos è un piacere per gli occhi e per il palato. Non si può dire di essere stati a Cipro, però, senza aver assaggiato alcuni dei migliori meze di pesce. D’altronde, Paphos è una destinazione di mare e le taverne e i ristoranti dove mangiare il pescato del giorno non mancano. Il menu di Gourmet Taverna propone, tra gli altri, involtini di melanzane e filetto di orata grigliato con pomodorini secchi e lenticchie piccanti. Da Pelican, a due passi dal Castello di Paphos, invece, ordinate la zuppa di pesce e il meze della casa: un tripudio di pesce fritto e grigliato, insalata con verdure di stagione provenienti dagli orti dei villaggi intorno a Pafos e sfiziosi stuzzichini locali. Il tutto da gustare vista mare.
Un sito archeologico tra pergole e mosaici
Per smaltire il pasto, il sito archeologico di Nea Paphos, nei pressi del porto, è l’indirizzo da segnarsi in agenda. I suoi mosaici, tra i meglio conservati del Mediterraneo orientale, sono visibili in quelle che tra il secolo II e IV d.C. erano lussuose ville romane: la Casa di Dioniso, la Villa di Teseo, quella di Aion, la Casa di Orfeo e delle Quattro Stagioni. Sono parte del Parco anche l’Agora, la Fortezza delle Quattro Colonne, l’Odeon romano e il faro che offre una bella vista sulla costa e la macchia mediterranea. Tutta Pafos è Patrimonio dell’umanità Unesco e la monumentale necropoli delle Tombe dei Re, con i sepolcri scavati nella roccia e nel tufo, paradiso per gli appassionati di archeologia, vale da sola un viaggio sull’isola. Altro indirizzo culinario da segnarsi in agenda per la cena, è 7 St Georges Tavern. Qui, circondati da curiosi gattini, in un ambiente rilassante e informale, si fa il pieno di moussaka, Halloumi, insalata greca, peperoni fritti, pomodori, olive, spezzatino di carne e pane fatto in casa. Sotto un pergolato fiorito, al chiaro di luna, lontano dal via vai di gente che in estate riempie il lungomare e le strade limitrofe. Impossibile chiedere di meglio.
Gli indirizzi da non perdere a Cipro
Ristoranti, taverne e cantine sono mete da non perdere a Cipro. E c o una serie di indirizzi tra Pafos e Nicosia, con puntate enologiche a Omodos, Mesogi (alle porte di Paphos, Kathikas un po' più a nord e Amargeti piccolo villaggio alle porte di Axylou.
NICOSIA
Zanettos
Trikoupi Street 65
+35(0) 7227 65501
zanettoscy
Taverna Mesostrati
Evagourou 18e
+35(0) 7226 62727
mezostrati.com.cy
Beba Restaurant
Pindarou 2a
+35(0) 7222 52626
restaurantbeba
Tocayo
Prevezis 10
+35(0) 7700 88089
tocayocy
Souvlakia Andreas
Agios Dometios - Kryakou Matsi 21
+35(0)7227 70683
PAPHOS
Gourmet Taverna
Dyonisou 1
+35/0) 7269 33626
gourmettaverna.com
Pelican Restaurant
Apostolou Pavlou Ave 102
+35(0) 7269 52500
paphospelicanrestaurant.com
Muse
Andrea Ioannou 16
+35(0) 7269 41951
musecafekitchenbar
Suite48
Poseidonos Ave 48
+35(0) 7269 10808
thesuite48.com
7 St Georges Tavern
Anthipolochagou Georgiou Savva 37
+35(0) 7996 55824
7stgeorges.com
Le cantine
Kolios Winery
Paphos
Statos-Ayios Fotios
+35(0) 7267 24090
kolioswinery.com
Linos Winery
Omodos
Leoforos Dimitri Liperty
+35(0) 7254 20207000
linoswinery.com
Fikardos Winery
Mesogi
Mesogi Avenue B7
+35(0) 7269 49814
fikardoswines.com.cy
Sterna Boutique Winery
Kathikas
Sternas 50
+35(0) 7991 70699
sterna-winery.com
Kalamos Winery
Amargeti
Kira Eleni 6
+35(0) 7267 23224
kalamoswinery.com