Era nato a Milano nel 1926 Luigi Veronelli. Nel suo destino l'opportunità di raccontare agli italiani un territorio che nessuno prima di lui aveva saputo descrivere in funzione del suo immenso patrimonio enogastronomico, incluse le storie di tutti quei piccoli produttori che hanno fatto della qualità un baluardo irrinunciabile, nel rispetto della terra che li ospita da generazioni. E Luigi Veronelli ha voluto essere pioniere di questa Italia, con gli occhi curiosi di un esploratore in cerca di tesori da condividere con parole semplici, sorriso bonario, passione smisurata per il buon cibo e il vino di qualità. Originario del quartiere Isola, ora il suo nome sarà sulla bocca di chiunque si ritrovi a percorrere la passeggiata tra piazza Gae Aulenti e via Gaetano de Castillia, dove Veronelli ha trascorso gran parte della sua vita.
Il Comune di Milano ha infatti deciso di intitolargli una strada, da oggi via Luigi Veronelli, per i meriti conquistati sul campo, il suo spessore intellettuale (le collaborazioni con le maggiori testate nazionali, i progetti editoriali), la capacità di divulgare la materia di cui andava più orgoglioso, protagonista di trasmissioni televisive, reportage, attività di approfondimento che hanno portato un contributo concreto alla nascita di una disciplina che mette al centro l'esperienza enogastronomica e la sua valorizzazione. “Dedicare a Luigi Veronelli una strada di Milano, nel quartiere in cui lui ha vissuto e che negli ultimi anni si è trasformato in un nuovo e suggestivo centro della città, ci è sembrato un doveroso riconoscimento - ha dichiarato il sindaco Giuliano Pisapia - e farlo nell'anno di Expo 2015 è anche un segnale forte dell'attenzione che la nostra città dimostra sul tema dell'alimentazione”.
Luigi Veronelli è mancato nel 2004, ma il ricordo della sua energia positiva è rimasto vivo nella memoria di molti e tante sono state le iniziative promosse per celebrarne il decennale della scomparsa, come la mostra Camminare la terra, visitabile presso il complesso monumentale di Astino a Bergamo fino al 31 ottobre prossimo.