Hermès, Burberry, Gucci, tutti i grandi brand del campo della moda si schierano dalla parte dei vegani. Materiali come lino, cotone e seta sono da sempre preferiti per l’aspetto sostenibilità, ma ora si punta a prodotti di origine vegetale come alghe, minerali, avanzi di caffè e anche i funghi.
I funghi nella moda
Non è la prima volta che il micelio, l’apparato vegetativo dei funghi, viene usato dagli stilisti per la creazione degli abiti. I primi esperimenti ci sono stati negli anni ’60 ma negli ultimi tempi i funghi sono sempre più protagonisti del settore, grazie al lavoro di MycoWorks, azienda con sede in California che produce una finta pelle a partire dal micelio. Le Stan Smith Mylo dell’Adidas, per esempio, sono state realizzate con le radici sotterranee dei funghi, e nel 2022 Lululemon ha presentato una collezione di borse in micelio.
Sono tanti i materiali naturali da usare, dalle alghe all’ortica selvatica, dallo zucchero di canna al caffè, ma il micelio rimane uno dei prediletti dagli stilisti. Hermès, Balenciaga e Stella McCartney lo sanno bene, e da tempo hanno lanciato delle borse in pelle vegana con le fibre ricavate dai funghi. Il vantaggio? L’impatto ambientale ridotto nella produzione, che richiede un consumo d’acqua minore e anche tempi molto più brevi rispetto alla pelle animale.
E poi, naturalmente, c’è la richiesta di mercato sempre più alta. Aumenta il numero di persone che scelgono di seguire uno stile di vita vegano, ma non solo: anche chi continua a consumare prodotti animali prende posizioni ben diverse quando si tratta di pelli e pellicce. Se rinunciare alla carne può essere un sacrificio per molti, evitare di acquistare una pelliccia è molto più semplice. Anzi, sono tanti gli onnivori che si rifiutano di indossare materiali derivati dallo sfruttamento animale. E i capi d'abbigliamento vegan si fanno sempre più accattivanti.