"Sono io il vero bambino Kinder, basta con i furti di identità". La confessione dopo anni di silenzio

25 Nov 2024, 11:36 | a cura di
Per anni rimasto in silenzio, il testimonial della Ferrero oggi rivela: "Dopo vari provini, sono stato scelto e da allora partì un’esperienza meravigliosa"

I più grandi ricorderanno il volto di Günter Euringer, il bambino Kinder degli anni ’70, ma il sorriso più famoso dell’industria dolciaria cambiò nel 2004, e il nuovo testimonial era italiano. Matteo Farneti, 31 anni, di Castel Maggiore (Bologna), oggi rivendica quel ruolo mantenuto con orgoglio fino al 2019.

Chi era il vero bambino Kinder

«Era il 2004, mia madre vedeva in me qualcosa di speciale e spesso viaggiavamo per i set pubblicitari» racconta Farneti, che oggi lavora come modello mentre studia management dello sport. «L’incontro con gli agenti della Ferrero fu casuale: dopo vari provini, sono stato scelto e da allora partì un’esperienza meravigliosa. I ricordi più dolci che ho? La sorpresa di trovare il mio volto in ogni angolo di mondo, dalla Repubblica Ceca fino all’Australia, i regali dei fan sparsi ovunque e le reazioni dei miei compagni con quella merenda tra le mani: Matte, ma sei proprio tu?».

I sosia del bambino Kinder

È stato in silenzio per molti anni, ma oggi Matteo ha voglia di riscattare quel sorriso iconico che ha accompagnato le merende di generazioni di bambini. Perché di furti di identità ce ne sono stati diversi in questi anni, ma Farneti ha con sé documenti, foto, buste paga e un contatto diretto con la Ferrero che lascia poco spazio ai dubbi. Il suo contratto di immagine con l’azienda è durato per 15 anni, fin quando non ha «salutato un pezzo di vita». Tra i vari sosia di Farneti che nel tempo si sono spacciati per i bambini Kinder c’è Alessandro Egger, modello e personaggio televisivo su Canale 5 che sui suoi account social ha condiviso la foto della scatola di cioccolato con il volto di Matteo, facendo credere a tutti di essere lui.

"Fiero di essere quel bambino"

«Sono sempre stato riservato e anche per i vincoli contrattuali con la Ferrero ho dovuto mantenere un basso profilo. Ora, però, posso dire la mia» commenta Matteo, che oggi denuncia la faccenda per non apparire «disonesto agli occhi dei miei datori di lavoro». Insieme a lui in questo percorso c’è stata sempre anche la mamma Silvia, che lo ha spinto a fare il provino, e che oggi è rimasta «ferita» dalla vicenda. «Voglio che il Bimbo Kinder rimanga un pezzo di vita dolce e sarò sempre fiero di essere il bambino con quel sorriso».

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