Non è finita qui la saga dello chef australiano John Mountain, protagonista pochi giorni fa della sparata contro i vegani dopo aver reagito a una recensione negativa del suo ristorante Fyre a Perth con un poco diplomatico "F*** vegans... they can f*** off". Da qui ne è scoppiato un vero e proprio putiferio di portata internazionale, con reazioni indignate e attacchi senza esclusione di colpi verso lo chef, che da allora ha imposto il divieto di ingresso a tutti i clienti vegani, affermando di farlo "per motivi di salute mentale".
Il post su Facebook e le reazioni indignate
Scrivendo su Facebook, il signor Mountain ha dichiarato: “Purtroppo tutti i vegani sono ora banditi da Fyre (per motivi di salute mentale). Vi ringraziamo per la vostra comprensione”. il tutto condito da hashtag come #pleasegoelsewhere, #veganfreezone e #nomorevegans per rimarcare ancora di più il concetto come se non fosse abbastanza esplicito. Decisamente troppo per chi ha deciso di scegliere un'alimentazione che non contenga prodotti a base animale e ha deciso di farne una battaglia. Così piano piano (ma non troppo) la vendetta è cominciata: un vero e proprio contrattacco coordinato di troll vegani che hanno bombardato il ristorante a suon di finte prenotazioni. Una mossa che ha centrato l'obiettivo obbligando il locale a pubblicare sul sito quanto segue: “A causa della frequenza di prenotazioni vegane non autentiche, siamo stati costretti a richiedere una quota di prenotazione di 30 dollari australiani a persona. Questa tassa è interamente deducibile dal conto dopo aver cenato al Fyre”.
Il momentaneo boom di prenotazioni e il precedente di un collega
Parlando al sito di notizie australiano The Project, il signor Mountain ha detto: “Di solito faccio una mezza dozzina di persone in questo bellissimo ristorante, mentre stasera ho 35 persone prenotate per cena. Questo è stato il miglior marketing che mi sia mai capitato". Una gloria fake come le relative prenotazioni per una vicenda che ha fatto molto discutere il mondo della ristorazione australiana, tanto che non sono mancati colleghi del signor Mountain che hanno voluto dargli consigli in quanto già protagonisti in passato di vicende simili. Secondo un giornale locale di Perth, infatti, un altro chef ha affermato di aver subito il suo contraccolpo devastante online in passato. Secondo lo chef e proprietario del Two Dogs Laughing Cafe Elizabeth Peasley, i clienti vegani hanno il “potenziale per distruggere un'azienda”. Ha aggiunto: “Convincono i loro amici a entrare e pubblicare recensioni negative online e questo fa male quando lavori 100 ore alla settimana come chef e metti il tuo cuore e la tua anima in quello che fai”.