Prende il via la vendemmia in Italia. A staccare i primi grappoli di questa annata 2017 sono state, in contemporanea, le due isole maggiori, Sardegna e Sicilia: due aree dove una primavera calda e le alte temperature dei mesi di giugno e luglio, accompagnate da precipitazioni scarse, hanno favorito una rapida maturazione delle uve.
Sardegna. A dare il via alle danze sono stati, in una suggestiva raccolta notturna a partire dall'una e mezza del mattino, i viticoltori di Cantine di Dolianova, in provincia di Cagliari, una delle più importanti cooperative sarde, che riunisce 350 viticoltori su 1.200 ettari. Nei filari delle campagne del Parteolla, sono stati portati in cantina, con ampio anticipo rispetto agli anni precedenti, i grappoli delle varietà Chardonnay che andranno a costituire le basi spumanti del vino Caralis. Nonostante un lieve calo dei volumi, le uve sono in ottima salute e si prospetta una buona annata, fanno sapere dalla cantina.
Sicilia. Poche ore dopo, nelle campagne di Menfi, in provincia di Agrigento, un'altra grande cooperativa è scesa in campo: Cantine Settesoli, che conta 1.700 soci produttori e 5.500 ettari vitati. In un vigneto di collina in contrada Feudotto, a due chilometri dal mare e ben esposto a sud, sono stati staccati i primi grappoli di Pinot grigio, che serviranno per produrre i vini del brand Settesoli distribuito all'estero e, in particolare, per la linea Inycon. È la prima volta che si raccoglie il 26 luglio, segno che anche in Sicilia l'andamento climatico ha determinato un sensibile anticipo delle fasi fenologiche. Anche in questo caso: uve sane e buone prospettive sul fronte della qualità dei vini.
La situazione italiana. Per quella che in Italia viene definita la vendemmia dei cento giorni, visto che si protrae fino a novembre, l'annata 2017 inizia con buoni auspici. Gli effetti delle gelate di aprile in diversi territori settentrionali e la perdurante siccità che ha colpito in particolare le campagne del Centro-Sud non consentiranno di raggiungere i livelli produttivi del 2016, intorno ai 50 milioni di ettolitri di vino. Nonostante il probabile segno meno sui quantitativi, l'Italia, complice un raccolto che si preannuncia tra i più scarsi in Francia e un lieve calo previsto per la Spagna, dovrebbe conservare la leadership mondiale a volumi. I dettagli della situazione nei vari territori italiani saranno illustrati domani sul numero del Tre Bicchieri settimanale, che ha effettuato il suo sondaggio a campione coinvolgendo alcuni dei più grandi consorzi dei vini a Dop.
a cura di Gianluca Atzeni
foto Cantine Dolianova di Gianluigi Deidda, Fabio Angius e Franca Loru
foto Cantine Settesoli di Salvatore Li Petri